Rubava piccole somme per volta dagli uffici comunali.È una trentunenne della zona
Una serie di ammanchi di contante negli uffici comunali, ha dato il via a Gandino alle indagini dei carabinieri della locale stazione e portato, giovedì, alla denuncia di una donna di 31 anni, dipendente di una ditta che ha in appalto la pulizia degli uffici del municipio.
La donna, residente in zona, aveva preso evidentemente un po’ troppo alla lettera le mansioni a lei assegnate: oltre a ripulire pavimenti e scaffali provvedeva infatti ad arrotondare «spolverando » anche i contanti presenti nei cassetti di alcuni uffici. Riteneva forse di restare impunita, prelevando piccole somme progressive, poche decine di euro per volta e non la totalità delle banconote o degli spiccioli presenti. In questo modo aveva, però, raggiunto un bottino di un certo rilievo: circa 2.000 euro.
Diversi gli uffici comunali oggetto delle sue «professionali » attenzioni. Il municipio di Gandino, che si affaccia su piazza Vittorio Veneto, è disposto su tre piani. Al piano terra ci sono l’ufficio anagrafe e, nell’adiacente palazzo del Vicario, la biblioteca con l’Ufficio turistico.
Sono stati, questi, tra i più presi di mira, anche perché gestendo rapporti con il pubblico per certificati o cessione di libri (negli ultimi mesi il Comune ha pubblicato «Gandino, la storia»), si trovavano spesso ad avere a disposizione somme in contanti. «Ci ha allarmato la sistematicità con cui venivano a mancare i soldi – conferma il sindaco Elio Castelli –. Abbiamo così capito che non poteva trattarsi di semplici errori nei conteggi. Sono state così avviate verifiche approfondite, anche perché lo stillicidio di episodi finiva per ingenerare diffidenze anche fra il personale».
I rilievi dei carabinieri non sono stati facili, ma l’attento lavoro d’indagine coordinato dal luogotenente Giovanni Mattarello, comandante la stazione di Gandino, ha consentito di circoscrivere i sospetti. Anche perché, del resto, in municipio non si erano registrate effrazioni o episodi di scasso, in centro storico sono installate le telecamere della videosorveglianza e di notte è attivo un servizio di vigilanza notturna. I carabinieri hanno incrociato i dati e gli orari relativi a quanti avessero la disponibilità dell’accesso al municipio, regolato non soltanto da chiavi ma anche da un badge elettronico.
I sospetti sono diventati pian piano certezza negli ultimi giorni ed è scattata la denuncia per furto continuato ai danni della donna, una trentunenne residente in zona, che è ora in attesa di processo.