Recupero di Promozione: gli argonesi si sbloccano in trasfertaUn gol per tempo di Caldara per affondare i giovani seriani
GANDINESE 0
SAN PAOLO D’ARGON 2
RETI: 37’ pt e 15’ st Caldara
GANDINESE (4-3-1-2): Bogazzi 6; Botta 5,5, Morstabilini 6, D’Agostino 5,5, Bergamelli 6; Ribolla 7 (32’ st Savoldelli 5,5), Piccinini 6, Baratelli 6; Pietropolli 5,5 (18’ st Maffeis 6); Birolini 5,5 (18’ st Piazzini 5,5), Carrara 5,5. All. Radici.
S. PAOLO D’A. (4-2-3-1): Facchi 6,5; Tebaldi 5,5, Vicini 6,5 (39’ st Sanga sv), Roncalli 7, Facchinetti 6; Benedetti 6, Terzi 6; Vavassori 6,5 (35’ st Fiammarelli sv), Nicoli 6 (6’ st Sana 6), Pavesi 6; Caldara 7. All. Sanga.
ARBITRO: Di Graci di Como.
GANDINO a Smarrita, inseguita, ma quasi obliata. Eppure, a volte ritorna: è la vittoria esterna, gioia che il San Paolo mai aveva provato in questa stagione. Arriva a Gandino nel recupero dell’ottava giornata, infrasettimanale che regala agli ospiti tre punti graditi per smuovere la classifica e issarsi a quota sedici. La griffe sul successo la pone Paolo Caldara. È proprio l’attaccante del San Paolo a ritagliarsi la prima occasione del match, quando al 9’ va alla conclusione dalla distanza con un tiro morbido e lento: parrebbe innocuo, ma proprio come nel calciobalilla sono questi i tentativi spesso più insidiosi, e solo il montante salva la Gandinese.
I padroni di casa provano a ruminare gioco, ma ben presto ricorreranno nell’ennesima fotografia di un avvio di stagione da «luna nera»: la Gandinese perde l’ennesimo pezzo per strada (il brioso Ribolla, messo ko da un colpo all’occhio), sfiora il gol con l’inzuccata di Morstabilini su corner (36’) e invece incassa ingenuamente il contrappasso. Caldara sblocca infatti il match al 37’, controllando in area il traversone di Facchinetti e trafiggendo Bogazzi. E la ripresa consegnerà agli uomini di mister Radici l’amara fotocopia del copione andato in scena nel primo tempo. Al 12’ i padroni di casa si trovano a pochi passi dalla rete, con Carrara che va via sulla sinistra e serve Savoldelli: potrebbe colpire con la sciabola, invece cincischia col fioretto. Pochi attimi e il colpo del ko è servito da un cinico San Paolo: è ancora Caldara, propiziato dalla rimessa di Vavassori, a incunearsi in area e punire una retroguardia in formato Madame Tussauds.
L’orgoglio della gioventù gandinese pare spento, il morale scivola sotto i tacchetti e si rischia ancora grosso, come quando al 21’ Piazzini per poco non beffa Bogazzi con un azzardato appoggio di testa. Il ben più navigato San Paolo tiene la gara sui propri binari rischiando il minimo sindacale: il sussulto per l’incornata di Morstabilini su angolo, al 28’, non è che uno spavento senza conseguenze.