Organo e baghèt a Gandino

L’inedito abbinamento

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Data pubblicazione: 

30/11/2012
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Monica Bonandrini e Nicola Ruggeri

Sarà l’inedito abbinamento fra organo e baghèt a caratterizzare nella basilica di Santa Maria Assunta a Gandino il terzo appuntamento della rassegna «Echi d’Organo », coordinata dalla Pro Loco Gandino.
I concertisti sono tutti casnighesi: alla tastiera dell’organo Urbani Bossi del 1858 siederà Nicola Ruggeri, mentre ad assicurare un inedito accompagnamento saranno con il baghèt Monica Bonandrini e Rosario Rottigni. «Il nostro – conferma il direttore artistico Salvatore Cortinovis – è un itinerario musicale giunto alla settima edizione, che negli anni ha valorizzato la ricca dotazione organistica di Gandino e della sua Valle. Un patrimonio di assoluta eccellenza, per quantità e soprattutto qualità degli strumenti. Scopo di questa edizione è mostrare le infinite possibilità di accompagnamento che l’organo consente nell’ambito della musica sacra e non solo ». L’excursus nella tradizione locale più genuina avviene attraverso le antiche cornamuse bergamasche, di cui Casnigo è terra indiscussa, con tanto di delibera comunale del 2009 a certificare la «patria del baghèt». Grazie agli studi di Walter Biella (che proprio a Casnigo ha raccolto in passato le testimonianze di Giacomo Ruggeri «Fagòt», ultimo suonatore dell’arco alpino), è nata nel 2004 l’associazione «Il Baghèt », presieduta da Luciano Carminati.
L’abbinamento fra organo e baghèt è inedito e, soprattutto, non privo di difficoltà. «Per questi strumenti – sottolinea Cortinovis – non esiste un repertorio specifico. La difficoltà maggiore è data dalla scarsa estensione sonora del baghèt. Sarà una prima assoluta, cui Ruggeri e i "bagheter" hanno lavorato alacremente». A rendere difficile l’incontro fra i due strumenti anche una particolare non casuale: i pastori utilizzavano il baghèt solo per pochi mesi a ridosso del Natale.
Lo strumento veniva infatti riposto a Carnevale e ripreso solo a novembre, per la festa di San Martino. Nicola Ruggeri, 40 anni, lavora come restauratore d’organi nella bottega di Pietro Corna e si è diplomato nel 1997 in organo e composizione al Donizetti di Bergamo. Vanta un’intensa attività concertistica in Bergamasca. Monica Bonandrini e Rosario Rottigni provengono dall’esperienza del Corpo Bandistico di Casnigo e lavorano sull’antico repertorio locale. Il programma dettagliato della rassegna e i file audio sono reperibili su www.gandino.it.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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