Ladri in azione a Colzate e Gandino. Torna l’incubo furti in Val Seriana

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Data pubblicazione: 

12/11/2012
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La serranda forzata del distributore di Gandino

Torna in Valle Seriana l’incubo dei furti, dopo i raid messi a segno a Colzate e Gandino nelle notti scorse.
Gli episodi appaiono fra loro distinti per modalità e bottino, ma dopo la raffica di colpi a Castione e in Alta Valle nelle ultime settimane, l’allarme fra la gente è alto. A Colzate è stata presa di mira una villetta in pieno centro, a pochi passi dalla vecchia provinciale, non lontano dall’oratorio. La coppia di proprietari, di rientro attorno alle 21,30 con i due figli, ha notato che ignoti avevano tentato di scassinare la porta d’ingresso, senza riuscirvi.
Una volta in casa l’amara constatazione che i ladri avevano soltanto cercato una via alternativa ed erano penetrati dalla finestra della cucina, l’unica che non aveva le ante chiuse. Incuranti del fatto che non si fosse certo a tarda notte, i ladri hanno rovistato in casa, rinvenendo monili e gioielli per un valore dichiarato di circa ventimila euro. Una pattuglia dei carabinieri è prontamente intervenuta per avviare le necessarie indagini, rivelando tracce ed impronte lasciate dai malviventi, complice la serata di pioggia. Probabilmente ad ora più tarda (ma si escludono collegamenti con Colzate) risalgono, invece, gli episodi di Gandino, oggetto di alcuni furti e vandalismi in centro storico.
Già nella notte fra venerdì e sabato era stata un’auto in sosta nel parcheggio coperto di piazza XXV Aprile, a pochi passi dal municipio. Il cristallo anteriore è stato mandato in frantumi, probabilmente perché l’attenzione dei ladri è stata attratta dalla scatola, vuota, di un telefonino appoggiata su un sedile. Danno superiore al malloppo anche nel caso del furto perpetrato nella notte fra sabato e domenica al distributore Tamoil di via Battisti, davanti alla filiale della Banca Popolare
La porta di accesso al gabbiotto di servizio è stata forzata e divelta, ma il bottino si è ridotto a pochi spiccioli, una quindicina di euro, contenuti in un paio di portamonete. I ladri non si sono interessati alle latte di olio lubrificante, sicuramente di maggior valore, presenti nel locale. Poche decine di metri più avanti, in via Castello, i ladri sono penetrati nelle autorimesse di un palazzo recentemente ristrutturato, rubando uno scooter. In paese sono stati segnalati altri danneggiamenti gratuiti, di cui è stata oggetto anche l’auto privata di un agente della polizia locale. La raffica di episodi ha riportato alla mente di molti i colpi della «banda del forellino» che nella primavera di due anni fa aveva imperversato per settimane in Val Gandino.
La natura degli episodi appare però riconducibile più a giovani balordi che a bande organizzate con obiettivi mirati. I carabinieri hanno avviato indagini a tappeto. Non si escludono collegamenti con episodi recenti. Lo scorso gennaio in paese erano stati gravemente danneggiati (il giorno dopo l’installazione) gli speed check lungo la strada che sale a Cirano, mentre in precedenza i vandalismi avevano riguardato le scuole medie al confine con Cazzano e i bagni pubblici appena ristrutturati del parco comunale Verdi.
A dare una mano alle indagini saranno forse le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate in paese dopo lo stillicidio di furti di due anni fa. Nel caso del distributore di benzina, pur non essendoci occhi elettronici puntati direttamente sull’impianto, ci sono nel raggio di poche decine di metri le telecamere di sicurezza del parcheggio della scuole e dell’Asl e quelle di due banche e alcuni negozi. Potrebbero dare utili indicazioni sui movimenti notturni degli autori dei furti.

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