Schianto in moto, muore a 54 anni

L’incidente sulla provinciale a Casnigo. Frenata disperata per evitare una Golf, poi lo scontroSbalzato dall’Aprilia è morto sul colpo: autotrasportatore originario di Gandino, abitava a Leffe

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Data pubblicazione: 

25/10/2012
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Franco Spampatti
Alcune immagini del tragico incidente di ieri a Casnigo, in cui ha perso la vita Franco Spampatti, autotrasportatore di 54 anni residente a Leffe. Dall’alto, la sua moto e l’auto che l’ha travolto

Ancora un tragico incidente sulle strade della Valle Seriana: sbalzato dalla sella della sua motocicletta è morto Franco Spampatti, un autotrasportatore di 54 anni, originario di Gandino che abitava a Leffe. Lo schianto si è verificato poco dopo le 11,30 lungo la provinciale 35, al chilometro 21, in comune di Casnigo, nello stesso dove era già accaduto alcuni mesi fa un altro incidente stradale, fortunatamente non grave.
Spampatti stava scendendo da Clusone dove si era recato per acquistare dei capi di biancheria, in sella ad una Aprilia Dorsoduro quando all’altezza del civico 43 - stando ad una prima ricostruzione della dinamica in corso d’accertamento - si è visto tagliare la strada da una Volkwagen Golf condotta da un trentottenne di Bovezzo, nel Bresciano, che stava svoltando a sinistra per entrare in una proprietà privata.

Una frenata disperata
Il motociclista ha tentato una frenata disperata (sull’asfalto è rimasto il segno scuro delle gomme) ma ha perso il controllo della moto che ha urtato violentemente contro un muretto basso. Nell’impatto è stata divelta la ruota anteriore del mezzo: il centauro, sbalzato di sella, è finito contro l’auto mentre la moto ha proseguito la corsa per una cinquantina di metri andando a urtare una Seat Ibiza TDI condotta da una trentenne di Piario rimasta ferita leggermente.

Tentativi di rianimazione
I soccorsi sono stati rapidi: sul posto sono intervenuti l’automedica, l’ambulanza infermierizzata della Croce Verde di stanza all’ospedale di Gazzaniga e l’ambulanza dei Volontari di Castione di stanza a Clusone. Su quest’ultima è stata caricata la donna della Seat rimasta coinvolta nell’incidente. Malgrado i tentativi di rianimarlo con il massaggio cardiaco i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare la morte del motociclista, probabilmente deceduto sul colpo per le gravi ferite riportate.

Lunghe code
Sul posto c’erano i carabinieri delle stazioni di Fiorano al Serio e di Albino, la polizia locale di Casnigo, di Colzate e di Ardesio (un agente che era in viaggio verso Bergamo si è fermato a dare una mano per la viabilità). Il traffico è rimasto bloccato per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi da parte delle forze dell’ordine, per oltre un’ora e mezzo creando code lunghissime a monte e a valle del luogo dell’incidente. Il flusso del traffico è proseguito a senso unico alternato tornando gradualmente alla normalità solo più tardi. Sul luogo dell’incidente sono accorsi i familiari, la moglie Liana Capponi con le sorelle, un nipote e il padre della vittima.

Appassionato di sport
Franco Spampatti abitava Gandino ed era un «padroncino», cioè era titolare di una ditta di autotrasporti con sede a Gandino, dove aveva il deposito degli automezzi. Era sposato e padre di Matteo, ingegnere, attualmente all’estero per un periodo di aggiornamento e tirocinio. Il nipote, che era accorso sul posto appena informato del tragico incidente, lo ha così ricordato: «Era un uomo di carattere aperto, cordiale, ottimista, sempre disponibile al dialogo e pronto alla battuta.
Era anche amante dello sport: praticava il ciclismo amatoriale e lo sci, era appassionato di alpinismo e faceva parte del Club Alpino sezione di Leffe. Per la nostra famiglia è un altro duro colpo: l’anno scorso era morto un altro zio, suo cognato, a seguito di un male incurabile, all’età di 43 anni»

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