L’aliquota per l’abitazione principale sale dallo 0,40 allo 0,45%Per le seconde da 0,76 a 0,90. La Lega: non andava approvato prima
Meno entrate da parte dello Stato e vecchie cause da pagare hanno portato l’amministrazione a ridefinire le aliquote Imu, maggiorate rispetto a quelle approvate dalla precedente amministrazione Maccari.
A fronte di circa 407 mila euro in meno nelle casse comunali e 300 mila euro in più da spendere per le vecchie cause pendenti, l’amministrazione guidata da Elio Castelli ha deciso a maggioranza le nuove percentuali, all’insù. Per l’abitazione principale si passa così dallo 0,40% allo 0,45% mentre le seconde case dallo 0,76 allo 0,90%. Il Comune in questo modo incasserà 1.920.000 euro, 420 mila in più rispetto al gettito previsto nel bilancio di previsione 2012.
«Avevamo fatto notare alla precedente amministrazione quanto fosse rischiosa l’approvazione dell’Imu e del bilancio – ha detto Mirko Brignoli, della lista “Uniti si cambia” –, non avendo la sicurezza dell’entità esatta dei trasferimenti statali spettanti al nostro Comune. Ma non siamo stati ascoltati». La variazione al bilancio è stato un altro punto caldo del Consiglio: rispetto al precedente, prevede 875 mila euro di maggiori entrate (tra cui i 420 mila euro per l’Imu), 407 mila 733 euro in meno a causa di tagli del fondo sperimentale di riequilibrio e del fondo sviluppo investimento e 467 mila 267 euro in più per quanto riguarda le nuove o maggiori spese.
Tra queste, alla voce «oneri straordinari » rientrano vecchie cause. La prima risale al 1999: un risarcimento di un danno a due privati per la costruzione della «strada di fondovalle»; la seconda un ricorso di un privato per l’annullamento della concessione edilizia in sanatoria: il tutto circa 300 mila euro di spese legali. «Come mai queste sentenze sono state protocollate un giorno prima dell’ultimo Consiglio Maccari, ma non ne siamo venuti a conoscenza? » ha chiosato Brignoli.
Pronta la replica dell’ex sindaco Gustavo Maccari: «Non era possibile variare i punti all’ordine del giorno. Inoltre sono cause di cui si è occupata anche la Giunta Ongaro, ereditate a sua volta dalla precedente Pasini. Noi con un controricorso siamo riusciti a dimezzare la spesa». Si è parlato poi delle linee programmatiche: si è sottolineata l’attenzione alle persone in situazioni economiche disagiate, una maggiore riqualificazione del centro storico, un occhio di riguardo alle energie alternative e un rilancio della colonia del monte Farno.
«Linee programmatiche standardizzate – ha detto Marco Ongaro, consigliere all’opposizione –: perlomeno rispetto all’amministrazione precedente si sono tenuti i piedi per terra. Anche se non si parla del futuro della media struttura di vendita prevista nel Pgt». «È un impegno che prendiamo davanti all’intera comunità – ha ribadito Castelli –: sono dunque aperte al contributo critico e costruttivo di tutti coloro che lo riterranno opportuno».
In ultimo, all’unanimità, sono stati approvati i nominativi risultanti dall’elezione della Commissione per l’aggiornamento degli elenchi comunali dei giudici popolari per la quale la scelta è ricaduta sul sindaco Elio Castelli, l’assessore Rosaria Picinali e il consigliere Mirko Brignoli e sono stati nominati i rappresentanti del Comune in seno al direttivo della Pro Gandino: Luigi Salvi e Sergio Canali per la maggioranza, Marco Ongaro per la minoranza.