A Gandino ieri partecipata processione del Corpus Domini, presieduta dal vescovo Francesco Beschi. I gandinesi hanno predisposto gli addobbi lungo i circa due chilometri di percorso, che ha toccato i quartieri del centro storico. Il prevosto di Gandino don Innocente Chiodi ha salutato il vescovo rinnovando il cordoglio per la recente scomparsa del padre Pietro: «Lei si è detto fortunato per il dono di un papà speciale, noi ringraziamo il Signore per averci dato un papà spirituale come il vescovo Francesco».
Un ricordo è andato alle popolazioni terremotate (in Basilica anche suor Edvige Tomasini da Mirandola). «La nostra fede – ha detto il vescovo – non vive di ricordi, che pure sono preziosi perché ci indicano una strada che dobbiamo continuare a percorrere. Gesù Eucarestia è come una sorgente d’acqua purissima: a prima vista appare immutabile nel suo scorrere, ma ogni attimo offre nuova acqua. Dobbiamo partire da qui per testimoniare l’attualità del messaggio cristiano».
Il vescovo ha riservato un caloroso saluto alle famiglie e ai bambini della Prima Comunione «freschi amici di Gesù». Migliaia di fedeli hanno seguito la processione, caratterizzata dai paggetti del SS. Sacramento con gli antichi costumi, i bambini dei sacramenti e centinaia di Confratelli in divisa. La Confraternita del SS. Sacramento ha scortato il vescovo con l’antico baldacchino. Sull’altare e in processione anche don Luigi Torri e i diaconi permanenti don Valentino Facchetti e don Oliviero Dal Molin. Fra le autorità il neosindaco Elio Castelli con la giunta e Guido Fratta, assessore della Comunità montana Valle Seriana.