Via all’era Castelli. Ma è polemica sulla compatibilità

L'opposizione attacca il neosindaco: «Chiarisca su quel contenzioso con il Comune»Ma lui respinge al mittente: non ho nessuna causa

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28/05/2012
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Il sindaco Elio Castelli durante il primo Consiglio comunale

Primo Consiglio comunale con polemica e questioni procedurali a Gandino, dove nel Salone della Valle ha prestato giuramento il neosindaco Elio Castelli, eletto con il 62% dei consensi nella lista «Insieme per Gandino, Barzizza e Cirano».
A dar battaglia già in apertura di seduta è stato il consigliere d’opposizione Mirko Brignoli, della Lega Nord Padania, eletto nella lista «Uniti si cambia» che candidava sindaco Pierina Bonomi Savoldelli.

«Ipotesi di incompatibilità»
«Solleviamo l’ipotesi di incompatibilità di Elio Castelli alla carica di sindaco – ha affermato Brignoli – in virtù di un articolo del Testo unico per gli enti locali, che segnala l’incompatibilità con la carica a quanti hanno liti pendenti con il Comune in un procedimento civile o amministrativo ».
Il riferimento è a un vecchio contenzioso, che oltre dieci anni fa aveva visto un privato opporsi a una licenza edilizia concessa dal Comune per lavori di ristrutturazione della famiglia di Castelli. I vari gradi di giudizio non sarebbero conclusi, ma il segretario comunale Vincenzo De Filippis ha spiegato come l’assenza di un conflitto diretto fra Castelli e il Comune toglie in partenza qualsiasi ragionevole dubbio, verificato il fatto che il Comune non risulta costituito nel ricorso, oppure, nel caso, lo sarebbe «ad adiuvandum», cioè a sostegno. «Noi stessi non disponiamo della documentazione completa – ha aggiunto Brignoli, di professione avvocato – ma chiediamo che si sospenda la convalida degli eletti per ottenere spiegazioni entro dieci giorni».

Il sindaco: nessuna causa
A questo punto l’intervento del sindaco Castelli è stato netto: «Non ho nessuna causa con il Comune, e non c’è nulla che devo chiarire, sono cose passate». Si è quindi proceduto alla votazione di convalida con i voti favorevoli della maggioranza e del consigliere di minoranza Pierina Bonomi, che ha poi chiesto immediata rettifica: «Ritenevo di poter votare riguardo agli altri consiglieri e, separatamente, per la posizione del sindaco. Trattandosi di un’unica votazione devo invece dirmi costretta, insieme al mio gruppo, al voto contrario».
Castelli ha poi prestato giuramento indossando per la prima volta la fascia tricolore, applaudito dal folto pubblico presente. Il sindaco ha comunicato la composizione della Giunta: Maurizio Masinari vicesindaco e assessore al Bilancio; Paolo Tomasini assessore ai Servizi sociali, alla Comunicazione e all’innovazione e Rosaria Picinali, assessore all’Istruzione e cultura. A ciascun consigliere di maggioranza sono state attribuite specifiche deleghe: Gianluigi Salvi ai Lavori pubblici; Antonio Rottigni a Sport, turismo e tempo libero; Luciano Anesa a Commercio e attività produttive; Sergio Canali per le consulte di Cirano, Barzizza e degli Stranieri.
Qualche dubbio procedurale nella successiva elezione della Commissione elettorale comunale, con votazioni ripetute per raggiungere il minimo di tre voti per ciascun eletto.

«Al lavoro per i gandinesi»
In chiusura di seduta il primo cittadino Castelli ha letto un breve messaggio di saluto specificando come sia necessario mettersi da subito al lavoro per la comunità. «Saranno importanti le decisioni da prendere – ha detto – ma soprattutto lo spirito con cui cercheremo di operare nell’interesse dei gandinesi ». La minoranza, per voce di Pierina Bonomi, ha invece sottolineato «il ruolo di controllo e verifica che spetta alla minoranza, che porteremo avanti con il massimo impegno ». L’ultimo punto all’ordine del giorno nel primo Consiglio comunale dell’era Castelli, relativo agli indirizzi per la nomina dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni è stato approvato dalla maggioranza con l’astensione della lista Uniti si cambia.

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