Gandino svela i suoi gioielli. Tour tra i palazzi e la Ciodera

Oggi visite guidate per la «Giornata di Primavera» e due mostreDelegazione Fai all’antico stenditoio restaurato. Menù ad hoc.

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21/04/2012
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Portali che raccontano una storia nobile e ricca, ma anche la maestria artigiana che rivive nell’antica Ciodera.
Pomeriggio di festa, oggi a Gandino, dove a partire dalle 14,30 è in programma la «Giornata di Primavera» organizzata dall’assessorato alla Cultura in collaborazione con la biblioteca e i gruppi del territorio. «Sarà un pomeriggio dedicato all’architettura e alla riscoperta di luoghi inediti del centro storico – spiega l’assessore Filippo Servalli –.
In piazza Vittorio Veneto sarà allestito uno stand del Fai, il Fondo italiano per l’ambiente che nel 2006 portò a Gandino la Giornata di Primavera nazionale, contribuendo non poco ad aprire le porte a un rinnovato interesse per le nostre bellezze».

Porte aperte nella storia
A spalancarsi saranno anche e soprattutto le porte di tutti gli antichi palazzi gandinesi, grazie a un itinerario che sarà possibile seguire dalle 14,45, accompagnati dalle guide del gruppo «Amici del museo». Non mannati da una serie di tavole dipinte saranno esposti corredi battesimali finemente ricamati. Durante la giornata i delegati Fai faranno visita, alle 16, al cantiere dell’antica Ciodera Torri, di recente acquisita dal Comune in comodato d’uso per 99 anni.
È l’ultimo reperto di archeologia industriale di questo tipo ancocheranno i «classici» Palazzo Giovanelli e Radici, ma ci saranno anche alcune novità sconosciute agli stessi gandinesi, come Palazzo Testa o l’antica residenza di via Forzenigo. Non meno curiosa l’esposizione organizzata nel salone Maconi del centro pastorale a lato della basilica: negli ambienti domira presente in valle e fra i pochissimi in Italia. «Questi stenditoi – spiega Gustavo Picinali che ha seguito il progetto – dovevano godere di una buona esposizione a sud, e occupavano per lo più i ripidi pendii che raccordano la valle degli stabilimenti con l’altopiano su cui si adagia Gandino.
La struttura alla quale venivano fissati i pannilana, mediante chiodi (da cui il nome ciodera), era di legno con aste orizzontali mobili. Sono rimasti attivi fino al primo dopoguerra e con l’introduzione degli essiccatoi a vapore sono stati lentamente dismessi». Nel 2010 la Ciodera era stata inserita dal Fai fra i «Luoghi del cuore» e illustrata più volte in trasmissioni di Rai Tre.
Una ribalta che ha consentito al Comune di ottenere un finanziamento di 100.000 euro da parte del Gal 4, Gruppo di azione locale delle Valli e dei Laghi.

Il programma
Il programma della giornata (che prevede anche l’apertura dell’antica sala capitolare all’ex convento di Santa Maria ad Ruviales) comprende anche due interessanti esposizioni allestite in piazza Vittorio Veneto nel salone della Valle e nella sala Ferrari.
Verranno presentati un plastico che illustra il funzionamento della Ciodera, un antico campionario di tessuti (fra cui il pregiato Scarlatto di Gandino), due antiche planimetrie su pergamena del territorio comunale e una serie di dipinti raffiguranti i diversi portali, opera del compianto pittore Franco Radici.
Da segnalare anche il menu di prodotti tipici «Le delizie della Ciodera» proposto dal Ristorante Centrale e il «Concerto di Primavera», in programma alle 20,45 al teatro Al Parco. Il Civico corpo musicale di Gandino aprirà la stagione concertistica sotto la direzione del maestro Aleandro Martinelli. Informazioni dettagliate su www.gandino.it.

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