Comuni virtuosi

Gandino è uno degli undici comuni bergamaschi con meno di 10.000 abitanti ad avere ricevuto il riconoscimento del ministero dell’Economia.

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Data pubblicazione: 

05/04/2012
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«I sindaci vogliono salire sul ring e combattere per conto dei propri cittadini, ma non con le mani legate dietro alla schiena, come è accaduto finora con il governo
Faccio mie le parole del presidente dell’Anci, Graziano Delrio ieri a Milano. Anzi, se devo dirla tutta la penso anche peggio...». Attilio Galbusera, sindaco di Osio Sotto in quota Lega, è di ritorno dall’assemblea straordinaria dei Comuni lombardi «Salviamo i Comuni, salviamo l’Italia », dove si è parlato di tutto, dal patto di stabilità all’Imu, l’ultimo racola da gestire. «Posso dire senza prova di smentite che noi sindaci contiamo meno, molto meno dei Caf. È da tre mesi che chiediamo spiegazioni e niente, nessuno ci ha ascoltato».

Bilancio virtuoso
Un paio di giorni fa il suo Comune ha ricevuto la comunicazione del ministero dell’Economia che l’ha riconosciuto ente virtuoso per il 2012 sulla base del bilancio consuntivo 2009. «Sono contento, ma non faccio i salti di gioia. Ci rendiamo conto che devo essere contento perché lo Stato mi dà la possibilità di spendere, ovviamente a vantaggio dei miei cittadini, i soldi che entrano nelle casse comunali?». Il riconoscimento ha comunque il suo bel valore: Osio Sotto è infatti l’unico Comune big (sopra i 10.000 abitanti) nella Bergamasca a essere nella classifica stilata a Roma. Con lui altre dieci amministrazioni comunali su un totale di 73 (sottoposte ai vincoli del patto di stabilità), tutte sotto la soglia dei 10.000 abitanti: Calcinate, Ciserano, Gandino, Gazzaniga, Grassobbio, Mozzo, Palosco, Ranica, Verdellino e Zogno.

Patto rispettato
Diciamo subito che la burocrazia (vedi uffici romani) va a rilento e così i dati presi in considerazione dal ministero dell’Economia riguardano i consuntivi 2009. Con un’avvertenza: va bene avere il bilancio sano e virtuoso, ma resta escluso dai benefici chi nel 2010 non ha rispettato il patto di stabilità. «Noi lo abbiamo rispettato », chiosa Galbusera. «Ma il problema, di questi tempi, non è tanto che cosa ha fatto un Comune per essere virtuoso, ma cosa non ha fatto. Per Osio Sotto questo risultato è comunque frutto di una gestione oculata e responsabile. Anche se ormai siamo alla guerra dei poveri per cercare di sopravvivere e non tagliare i servizi». Tre i parametri considerati dal governo: autonomia finanziaria, equilibrio di parte corrente e capacità di riscossione. «Tutti parametri molto tecnici. Questo risultato ci permette in concreto di affrontare il 2012 con maggior tranquillità e investire nel territorio e nelle opere. Abbiamo poi anche un avanzo di amministrazione di 6,5 milioni che per una buona parte potremmo impiegare per estinguere dei mutui».

Il bonus per il 2012
Il bonus per i Comuni tecnicamente si traduce in un «saldo obiettivo pari a zero». «Che vuol dire che se incasso cento posso finalmente spendere cento». Ed è il più grosso traguardo, visto i vincoli che il patto impone a chi sfora. «Se non avessimo avuto il bonus avremmo dovuto centrare prima l’obiettivo di 970.000 euro, il nostro saldo attivo, e solo dopo averlo coperto, avremmo potuto iniziare a investire». Discorsi molto tecnici, ma Galbusera un aspetto ci tiene a sottolinearlo: «Il governo ha certificato la solidità del nostro bilancio che non è fatto su numeri campati in aria. Non solo la politica fa la sua parte, ma anche gli uffici sono entrati nella logica: si è condiviso tutto, dai servizi da potenziare ai tagli».

Autore: 

VANESSA SANTINELLI

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