Una grande adunata per l'addio a Gigino Rudelli

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24/02/2012
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Una grande Adunata, commossa e silenziosa. Almeno millecinquecento persone hanno partecipato a Gandino, venerdì 24 febbraio, ai funerali di Gigino Rudelli, 89 anni, per oltre mezzo secolo a capo delle Penne Nere locali. Rudelli è “andato avanti” scortato dai suoi Alpini, accorsi per tributargli un ultimo grato saluto con le camicie che lui stesso fece produrre nel 1979, inaugurandole durante l'Adunata di Roma davanti a Papa Giovanni Paolo II.

Una trentina i gagliardetti presenti, a segnalare la partecipazione di molti gruppi della Bergamasca. Ad aprire la lunga teoria di alfieri era presente il vessillo Sezionale dell'ANA, rappresentata dal presidente Antonio Sarti, dal coordinatore di zona Giambattista Colombi e da numerosi altri consiglieri. Presenti in divisa i rappresentanti della Protezione Civile e nutrita anche la schiera di atleti ed ex atleti in divisa del Gruppo Sportivo Alpini, con i cui colori Rudelli aveva conquistato diversi titoli tricolori nella corsa in montagna e vittorie nello sci da fondo.

Il rito funebre in Basilica è stato presiduto dal prevosto don Innocente Chiodi, dal parroco di Barzizza don Guido Sibella e da altri sacerdoti del paese. Nel corso dell'omelia don Alessandro Angioletti, curato dell'Oratorio, ha citato la Liturgia delle Ore, e ricordato il passo in cui si lega la morte “a una tenda che viene disfatta in questo mondo”.

La tenda – ha detto don Angioletti – è uno strumento che Gigino ha utilizzato chissà quante volte e dentro la quale si è riparato nella sua vita di alpino convinto e tenace. Diceva con un sorriso che prima della moglie aveva sposato la montagna. Scalava le rocce e raggiungeva le Croci, sul Formico e sul Pizzo Corno. Sapeva comprendere in esse i valori della fede e della Speranza cristiane”. La preziosa eredità di Rudelli era condensata anche nel verso della lettera ai Romani letto dalla moglie Raffaella: “Attaccatevi al bene, fuggite il male: il Signore è con voi”.

Il capogruppo degli Alpini di Gandino, Luigi Piazzini, ha letto in chiesa la preghiera dell'Alpino, mentre Sergio Fezzoli di Oltre il Colle ha salutato l'amico al cimitero, con una poesia in dialetto applaudita con commozione. Particolarmente intenso il canto del “Signore delle Cime” intonato in Basilica prima del corteo verso il Cimitero di Gandino, dove la salma è stata tumulata. La figlia di Gigino Rudelli, Mariangela, ha ringraziato alla fine della celebrazione. “La vostra vicinanza corale e affettuosa ci ha avvolto e travolto, grazie!”.

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