Forse hanno pensato che ad avvicinarsi non fosse il Natale, ma la festa di Pasqua e hanno deciso di verificare se «l'uovo» contenesse la sorpresa, sottoforma di autovelox.
Hanno fatto la loro comparsa l'altro giorno a Gandino gli speed check, i dissuasori fissi utilizzati per ridurre la velocità delle auto e subito sono stati colpiti dai vandali: due lungo via San Giovanni Bosco e altri due in direzione Cirano. Ad essere danneggiata è stata una colonnina in via Pascoli, la strada che sale verso la frazione. Le telecamere della videosorveglianza hanno ripreso due giovani, probabilmente scesi da un'auto parcheggiata poco lontano, che con mossa repentina colpiscono ripetutamente l'apparecchiatura, facendo un buco. Sono in corso indagini per identificare gli autori.
Le colonnine, visibili anche lungo via Angelo Tacchini, dove si trovano le medie e lungo il rettilineo di via San Giovanni Bosco all'ingresso del paese, fungono da deterrente oppure da autovelox quando al loro interno è collocata l'apparecchiatura di rilevazione. «Lo scopo primario è la sicurezza – conferma il sindaco Gustavo Maccari, amareggiato per l'accaduto – e in tal senso ci eravamo già mossi anche in via Agro, con la creazione di dossi». Le misure erano state invocate anche da una raccolta firme, nella quale numerosi genitori segnalavano i pericoli lungo via Bosco, dove si affacciano oratorio, scuole e sedi di diversi gruppi.
Ma molti cittadini si sono detti perplessi. Idem la Lega: «Ora è difficile fare delle previsioni – dice il capogruppo Mirko Brignoli –, ma è importante capire quanto questo sistema di dissuasione sia efficiente e quanto vessatorio». Pronta la replica del sindaco: «Ci sta a cuore la sicurezza dei nostri ragazzi. I dissuasori non sono stati installati per fare cassa, ma per invitare i cittadini a moderare la velocità».