Folla a Gandino per il saluto al dottor Mosconi

Folla a Gandino per il saluto al dottor Mosconi

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Data pubblicazione: 

29/09/2011
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I funerali di Giuseppe Mosconi

«Il Vangelo può essere proclamato a parole, ma conta innanzitutto annunciarlo con le opere, attraverso l'impegno costante e onesto a favore del prossimo».
Con queste parole don Emilio Majer ha ricordato, durante i funerali a Gandino, il dottor Giuseppe Mosconi, morto a 83 anni dopo una vita da medico del paese. Centinaia di persone hanno abbracciato ieri i familiari e tanti amici che con Mosconi hanno condiviso impegni a livello politico e sociale. Il rito funebre è stato presieduto dal prevosto don Innocente Chiodi. Sull'altare anche il vicario generale della diocesi monsignor Davide Pelucchi e altri sacerdoti del vicariato.
Don Chiodi ha ricordato la fede con cui Giuseppe ha chiesto e ricevuto negli ultimi giorni l'estrema unzione. Don Majer e monsignor Pelucchi, invece, gli anni in cui incontrarono Mosconi a Gandino, prima come giovane impegnato in oratorio e poi come medico premuroso.
«Ci sono professioni – ha detto monsignor Pelucchi – per le quali oltre alla competenza ci vuole un'umana missionarietà. Mosconi ce ne lascia preziosa testimonianza». Tra i tanti fedeli che hanno accompagnato il feretro in basilica, anche il consigliere Giorgio Valoti con la fascia di rappresentanza della Provincia, dove Mosconi era stato assessore negli Anni '80; il consigliere regionale Valerio Bettoni, il sindaco Gustavo Maccari, gli amici di «Pensare Cristiano», politici e amministratori di ieri e di oggi. Presente il labaro dell'Avis provinciale, di Gandino, Cirano, Fiorano e Gazzaniga, e la corona della casa di riposo di Gandino, dove Mosconi fu fondatore dei volontari di «Omnia Vitae».

Autore: 

Giambattista Gherardi

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