La sua carta d'identità è caratterizzata da tanti nove – è nata il «nove del nove del 1909» – ma i suoi 102 anni meritano un dieci con lode.
Saranno in tanti oggi a Gandino a festeggiare presso il convento delle Orsoline di via Castello suor Enrica Rottigni, che taglia l'invidiabile traguardo confermandosi decana della Valle Gandino.
Nata in paese e battezzata con il nome di Maria Luigia, era l'ultima di sette fratelli. Una famiglia molto numerosa che ora conta fra nipoti e pronipoti almeno un'ottantina di persone, tanto che si arriva addirittura alla quinta generazione. Sin da bambina, per la prematura morte di papà Lorenzo e mamma Teresa Moro, visse nell'orfanotrofio e a 18 anni entrò a far parte delle suore Orsoline di Maria Vergine Immacolata, manifestando la prima professione, ironia del caso, il «nove del nove» del 1927. Dieci anni dopo emise la professione perpetua. È stata insegnante nella scuola materna, catechista e animatrice della liturgia a Roma, Pognano, Torre Pedrera (Forlì Cesena), Viggiù (Varese), Terracina, Albino, Arcene, Cusercoli (Forlì Cesena), Civitella di Romagna (Forlì Cesena) e Capizzone.
«Il canto, strumento educativo»
«Ho sempre amato il canto – ricorda suor Enrica – come strumento educativo che favoriva l'allegria dei ragazzi». Non sono mancati i periodi bui per la religiosa, come gli anni della guerra «quando seguivo due classi al mattino e due al pomeriggio e al suonare dell'allarme bisognava scappare per sfuggire ai bombardamenti».
La memoria è ancora lucida e pur con qualche comprensibile difficoltà di movimento suor Enrica percorre con un piccolo carrello i porticati del convento di via Castello, attorniata dall'affetto delle consorelle. Alcuni anni fa ha raccolto in un quaderno i ricordi di una vita, cui non mancherà di aggiungere la festa che anche quest'anno si rinnova gioiosa.