Palazzetto senza pace. Lavori anti-condensa

Cazzano, intervento per evitare il gocciolamento sulla coperturaProblema strutturale. «Ma ora speriamo che tutto sia risolto»

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Data pubblicazione: 

14/06/2011
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Il palazzetto dello sport di Gandino e Cazzano. Si è intervenuti sulla copertura per evitare il gocciolamento

È stato inaugurato solo due anni fa, ma il tetto è già finito sotto osservazione per gocciolamenti che non sono dovuti al maltempo bensì a una questione tutta «interna». Le gocce sono quelle della condensa sul parquet, con un fenomeno che ora pare però scongiurato.
È il palazzetto dello sport di Gandino-Cazzano, costruito al confine fra i due Comuni, in territorio di Cazzano, nelle vicinanze della scuola media. In accordo tra i due Comuni, l'opera, costata circa due milioni di euro, era stata appaltata da Cazzano, allora guidato dal sindaco e oggi onorevole leghista Nunziante Consiglio, per far sì che Gandino non si trovasse a fare i conti con i vincoli del patto di stabilità. Cazzano aveva anche assunto la responsabilità della gestione tecnica dei lavori. L'appalto fu affidato alla «EdilCos» di Albino, che portò a termine in un paio d'anni il progetto firmato dagli ingegneri Gabriele Ghilardi, Marco Bertuletti e Sergio Castelli.
Condensa sul parquet
Dopo l'inaugurazione, la titolarità della manutenzione dell'impianto è passata al Comune di Gandino, che ha una quota preponderante di proprietà, pari a quattro quinti. «Un primo intoppo – ricorda il sindaco Gustavo Maccari – riguardò la messa a norma per consentire l'afflusso del pubblico sulle tribune in occasione delle partite di basket e pallavolo. Abbiamo realizzato, in accordo con Cazzano, una barriera protettiva che consentiva un'adeguata sicurezza, ma che nel contempo non pregiudicava la visibilità grazie ad ampie pannellature trasparenti».
La grana che più ha preoccupato negli ultimi mesi si riferiva però alla copertura, o più precisamente al gocciolamento di condensa che finiva sul parquet in particolari condizioni atmosferiche. «Abbiamo avviato accertamenti di concerto con l'impresa esecutrice – continua Maccari – e verificato che la condensa si formava nell'intradosso della copertura più esterna, ed era quindi necessario evitare il ristagno della stessa». L'inconveniente si è ripetuto in diverse occasioni. Il 19 e 20 febbraio si è arrivati addirittura a rinviare o spostare in altra sede tutte le partite in programma.
«In quel caso – spiega il sindaco – ci fu un errore materiale durante un sopralluogo avvenuto nei giorni precedenti: alcuni elementi di copertura non erano stati correttamente riposizionati dai tecnici e la pioggia era di fatto penetrata in palestra». I sopralluoghi ripetuti hanno ora portato a un intervento che si auspica risolutivo, attraverso la creazione di una serie di aerazioni lungo la copertura. «Speriamo davvero che il problema sia stato risolto – conclude il primo cittadino – ne avremo la riprova con l'utilizzo intensivo dell'impianto il prossimo autunno, quando rientrerà in funzione anche l'impianto di riscaldamento. Siamo intervenuti anche rispetto a uno sgradevole disturbo ottico, applicando una pellicola protettiva antiriflesso sulle vetrate poste a sinistra dell'ingresso spettatori».
Storia travagliata
La storia del palazzetto è stata segnata da una lunga serie di vicissitudini: del progetto si iniziò a parlare a Gandino nel 1985, quando il Comune affidò il primo progetto. Subentrarono problemi legati all'acquisizione delle aree adiacenti le scuole medie, inaugurate nel 1980. Si arrivò a un nuovo progetto nel 1991, per un costo complessivo di 700 milioni di vecchie lire, ma nuovi inghippi portarono la spesa a lievitare.
Da lì, per un susseguirsi di intoppi vari (ricorsi al Tar compresi) si arriva al settembre 2004, quando con l'amministrazione Maccari si registra la svolta decisiva, attraverso l'intesa con Cazzano e l'adeguamento definitivo del progetto esecutivo. Nel maggio di due anni fa l'inaugurazione. In questi giorni sono in via di ultimazione anche i lavori per la posa della nuova recinzione fra l'area delle scuole medie e il palazzetto dello sport. Questo consentirà di aprire per atleti e pubblico un nuovo ingresso da via Cà dell'Agro, vicino all'ingresso delle scuole, dove è possibile disporre anche di adeguato parcheggio.

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