La Lega contesta la festa in Consiglio

CONTESTATO L’INTERVENTO DI ANTONIO SAVOLDELLI,DIRIGENTE SCOLASTICO DEL FANTONI DI CLUSONE E CELERI DI LOVERE

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Data pubblicazione: 

25/03/2011
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Succede tutto il 17 marzo, mica una data qualsiasi, giorno dell’Unità d’Italia e succede tutto proprio per l’Unità d’Italia.
Gandino si conferma ‘terra calda’ e il paese adesso è spaccato in due. Gustavo Maccari per il 17 marzo convoca un consiglio comunale aperto a tutti, un modo per celebrare i 150 anni dell’Unità, pubblico delle grandi occasioni, cittadini, alpini in divisa, bambini delle scuole elementari.
Excursus storico all’inizio del consiglio affidato a una professoressa, poi la Lega fa sentire il suo dissenso, il capogruppo Mirko Brignoli chiede di poter presentare un’interpellanza ma il sindaco Maccari dice no, a questo punto interviene Antonio Savoldelli, consigliere di minoranza (e dirigente scolastico del Fantoni di Clusone e del Decio Celeri di Lovere) e che succede? “Succede che abbiamo toccato il fondo – commenta Beppe Imberti, sindaco di Casnigo ma spettatore fra la gente di quanto accaduto – io ero arrivato per unirmi alla serata e ho assistito a uno spettacolo pietoso. Savoldelli ha fatto una prolusione antiunità d’Italia, pro Lega, una prolusione squallida, qualunquista, contro l’Unità d’Italia e sostenendo tutti i più bassi istinti leghisti. Quando si fanno i festeggiamenti non ci sono convegni da fare, si festeggia e basta”.
Un po’ d’imbarazzo fra la gente: “Altro che imbarazzo – continua Imberti – qualche alpino voleva salire e buttarlo giù dal consiglio, la gente in piazza aspettava di festeggiare tutti assieme, la sala era piena, i bambini hanno dovuto ritardare la festa per ascoltare uno squallido commento senza senso e ciliegina sulla torta all’inno nazionale. Marco Ongaro nemmeno si è alzato, era infastidito ma poi alla fine, quando è cominciata la festa di tutta la gente i 4 leghisti erano da soli in disparte e credo si siano vergognati un po’ di quello che il loro capo gli ha fatto fare, lo ammettano, hanno sbagliato tono e bersaglio.
La bandiera italiana non è un bersaglio, è un onore
”.

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