A Gandino il 2011 è l'Anno della musica

Si riscoprono i compositori e gli organi di basilica e chieseMostra e festival chitarristico

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Data pubblicazione: 

01/05/2011
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«Un mezzo singolare per scacciare il malumore è la musica. Rare volte mancherà d'effetto». L'affermazione di Simone Mayr conferma l'euforia che si vive a Gandino, dove il 2011 è stato proclamato «l'anno della musica e dei musicisti». L'assessorato alla Cultura promuove un'articolata serie di iniziative, che oggi vivono alcuni fra gli appuntamenti più attesi.
«Siamo partiti due anni fa – spiega l'assessore Filippo Servalli – con l'intento di indagare, in occasione della Festa del lavoro, alcune particolari professioni, che nascono e crescono per passione e felici intuizioni. Vogliamo evidenziare gli aspetti creativi, una chiave di lettura e rilancio molto attuale in questa fase congiunturale».

Commissione in campo
È stata costituita una commissione che ha lavorato su aspetti di storia, approfondendo gli spunti infiniti che musicalmente Gandino propone. «C'è la storia incredibile di Quirino Gasparini che scrisse una musica attribuita per decenni a Mozart – aggiunge Servalli –, ma anche quella di Andrea De Giorgi, nato nel 1836, che intrattenne rapporti amichevoli ed epistolari con Giuseppe Verdi e fondò l'Istituto filarmonico».
Il fondo De Giorgi, catalogato da Marino Anesa nel 2001 e costituito da centinaia di spartiti, è uno dei tesori più preziosi dell'archivio parrocchiale. De Giorgi scrisse la celeberrima nenia eseguita dalla Pastorèla, il gruppo di suonatori che anima la notte di Natale. Il gruppo è stato segnalato dal Comune al ministero dei Beni culturali nell'ambito di uno specifico progetto avviato quest'anno per il riconoscimento dei gruppi popolari.

Mandolini e campane
La Pastorèla animerà il prossimo agosto uno degli appuntamenti più attesi, quando la serata di chiusura della rassegna estiva «Zampilli d'estate» vedrà il gruppo cimentarsi in piazza con brani ballabili, come era nella tradizione di un tempo. La musica di chitarre, mandolini e contrabbasso si alternerà con quella delle campane della basilica, che pure offriranno l'inedita opportunità di ballare al suono d'allegrezza.

Dalla lirica ai canti popolari
La galleria storica sarà oggetto di una mostra in programma nel Salone della Valle dal 2 al 5 giugno prossimi. Da ricordare anche la banda, nata nel 1819 e probabilmente la più antica della Bergamasca. Oppure il cantante lirico Matteo Alberti, protagonista nell'800 nei maggiori teatri italiani.
È datata 1955 l'artigianale, pionieristica incisione discografica di Antonio Todisco, che raccolse la musica e il canto gandinesi nel disco «Gandino in festa». Inestimabile anche il patrimonio strumentale, costituito in primis dagli organi della basilica e delle chiese sussidiarie.
L'Anno della musica ha già proposto negli ultimi mesi appuntamenti di grande prestigio. «Agli aspetti locali che mostrano curiosità davvero incredibili – aggiunge Servalli – abbiamo abbinato anche "contaminazioni" con espressioni musicali del Nord Europa o addirittura degli States». Ne è un esempio la Primavera musicale che, grazie alla consulenza artistica del gandinese Gigi Bresciani (seimila concerti in trent'anni di carriera manageriale, ora attivo con il progetto Geomusic) ha portato in paese artisti di fama.
Da ricordare anche la rassegna «Suonando con gusto» promossa dall'Albergo caffè Centrale, che ha unito la musica all'enogastronomia. A settembre è in programma, grazie alla Pro loco, anche un Festival internazionale di chitarra.

 

Autore: 

Giambattista Gherardi

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