Se un turista, d’inverno… volesse vedere le cose belle delle nostre “Cinque terre”...

LETTERA - RISPOSTA AL CAMERLENGO

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Data pubblicazione: 

28/01/2011
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Spettabile redazione Araberara Vorrei commentare un intervento pubblicato sul vostro giornale nello spazio dedicato alla media Valle Seriana intitolato “Se un turista, d’inverno arrivasse nelle cinque terre…” Premetto che non voglio dilungarmi sul suo disprezzo, signor Camerlengo (così si è firmato), verso gli amministratori comunali, perché non mi interessa e forse perché per la mia poca esperienza non ho neanche le giuste conoscenze per poterlo fare.
Lei si è immedesimato in una guida turistica e ha portato un ipotetico turista a visitare i nostri paesi, facendo cadere l’attenzione sulle cose peggiori della nostra valle e disprezzando sarcasticamente alcune costruzioni (vedi caminù) che sono un pezzo della nostra storia. Ora le vorrei fare una carrellata veloce di cosa può vedere e fare qui in Val Gandino così da non restare impreparato per le prossime visite. Qui abbiamo splendidi esempi di architetture Ecclesiastiche che variano dal periodo romanico-gotico passando per il barocco, il neoclassicismo e tempi più vicini. Pensiamo alla SS. Trinità, a S. Spirito, alla Madonna d’Erbia, a Sant’Elisabetta, Sant’Urbano, la Madonna delle Grazie, le varie San Rocco, San Giuseppe, San Mauro e San Gottardo (queste sono solo le Chiese sussidiarie principali e senza citare le Parrocchiali).
In queste Chiese è contenuto un vero tesoro lasciatoci dai nostri padri frutto della loro fatica e del loro lavoro; lei non conoscendoli e disprezzandoli forse non lo capisce. Non abbiamo materiale poco pregiato… per esempio abbiamo la collezione di pizzi e merletti più grande e preziosa d’Europa e forse anche del mondo,con pezzi in oro e in argento; una cosa rarissima. Abbiamo opere di pittori e scultori molto conosciuti; vedi Cavagna, Zucco, Fantoni, Carpinoni, Cifrondi e Loverini solo per citarne alcuni.
Li conosce signor Camerlengo? Ora magari la sto annoiando quindi non mi dilungo sulla nostra vastissima collezione di arredi e paramenti sacri richiesti nelle mostre di tessuti antichi più importanti del mondo. Sa quanti palazzi nobiliari ci sono in valle otrebbe portare il suo assistito anche solo a vedere Palazzo Giovannelli. Si troverà così di fronte anche la casa madre delle Suore Orsoline , splendido esempio di architettura rinascimentale con il famoso porticato al suo interno(scusi avevo detto che non avrei più citato costruzioni religiose).
Dopo questo “piccolo” assaggio di architettura civile e arte sacra può portare il suo amico a mangiare i famosi casoncelli, o perché no… anche una buona trippa visto che abbiamo una delle poche trattorie dove la si può ordinare ancora alla carta. E’ solamente un particolare, ma facendo attenzione la nostra valle è piena di questi significativi dettagli . Se i casoncelli non bastano può mangiare alcune nostre specialità con cinghiale; vedrà che il turista verrà sicuramente preso per la gola. Ora sazio dei nostri prelibati piatti potrebbe andare un po’ in montagna a respirare un po’ di aria fresca che le tranquillizzerà mente e spirito; scelga lei quale:monte Farno, monte Croce, monte Pizzo dove tra l’altro c’e uno splendido santuario con una Madonna ricoperta d’oro(ho parlato ancora di architetture religiose).
E’ mai stato in località “Predai” a Peia? Le consiglio di andarci e di godere delle splendida vista verso la valle in tutte le stagioni. Ora penso che il suo visitatore prenderà la macchina per tornare a casa e già sa che tornerà in Val Gandino perché deve ancora vedere molto ed è sicuramente restato affascinato dalla cordialità e dalla simpatia della nostra gente. Scusi se sono sembrato scortese, ma ho scritto tutto di getto; io voglio troppo bene a questa splendida valle e non potevo restare inerte leggendo il suo intervento.
La Val Gandino ha bisogno di gente che le voglia bene per riuscire a mostrarsi in tutto il suo splendore e diventare come diceva lei un punto turistico. Lei in questo modo non lo sta facendo e così porterà la valle sempre a peggiorare. Dobbiamo cercare di far conoscere tutte le nostre bellezze per rilanciarci nel futuro.
La Val Gandino lo merita. Adesso mi sento meglio, grazie.

Autore: 

Luca Pezzoli

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