Tessile, in arrivo bando per il made in. Il marchio Val Gandino ha i numeri

Il punto sulle norme alla presentazione a Leffe del progetto per valorizzare storia e produzione locale. Una sessantina gli imprenditori che hanno raccolto l'invito

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30/01/2011
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Riunione partecipata venerdì sera a Leffe per il progetto di un marchio per il tessile della Val Gandino

Una sessantina di imprenditori hanno partecipato venerdì sera a Leffe alla presentazione del progetto per un nuovo marchio tessile che possa valorizzare la storia e la produzione del territorio. L'idea è stata promossa dal comitato tessile attivo da due anni nell'ambito del distretto del commercio «Le cinque terre della Val Gandino».
Il riscontro di operatori è stato positivo sia a livello quantitativo sia anche qualitativo, vista l'attenzione con cui sono state seguite le varie relazioni dalle quali è poi scaturito un dibattito.
Le prossime tappe
Il sindaco di Leffe, Giuseppe Carrara, ha fatto gli onori di casa, seguito da Filippo Servalli, componente del comitato, che ha illustrato le tappe del progetto per il marchio.
Entro un paio di mesi è prevista la raccolta effettiva delle adesioni, con la stesura del progetto e tenendo conto delle proposte che un'apposita commissione dovrà raccogliere e approfondire. L'obiettivo è arrivare entro l'autunno alla creazione di un marchio, ha sottolineato, «che raccolga il patrimonio di esperienza, storia e intraprendenza della Val Gandino, che nonostante le tempeste attuali mostra ancora una vitalità propositiva».
Una volontà di promozione piuttosto che di tutela, argomento su cui era fra l'altro centrata la relazione di Antonella Tomassi del ministero dello Sviluppo economico, dipartimento per l'internazionalizzazione, che a Bruxelles rappresenta l'Italia nella commissione per il varo delle nuove disposizioni normative legate al «Made in».
«La legge Reguzzoni-Versace promossa dal governo – ha spiegato – è stata ritenuta troppo restrittiva a livello europeo, con criticità evidenziate da Ungheria e soprattutto Francia, dove hanno sede i maggiori gruppi della grande distribuzione. Il ministero varerà comunque nei prossimi giorni un bando per dare un contributo sino a 5 mila euro, attraverso immediata detrazione fiscale, per ciascuna impresa per avviare processi di marchiatura e tracciabilità volontaria, con priorità ai processi avviati in forma associata, come quello che potrebbe vedere la luce in Val Gandino».
Un mondo vivace
Più condivise a livello comunitario le scelte per il «made» fuori Europa, per il quale si annuncia a breve l'approvazione dello specifico regolamento attuativo.
Giuseppe Vavassori, coordinatore di Imprese & Territorio, che riunisce le associazioni di categoria delle piccole e medie imprese della Bergamasca, ha sottolineato la vitalità di una valle come è la Val Gandino che «ancora oggi raccoglie oltre 1.400 imprese, con circa 90 nuove realtà che nascono ogni anno». La maggior parte sono concentrate a Gandino (473) e a Leffe (432). E tra manifatturiero e commercio è praticamente pareggio: 377 e 378, mentre le costruzioni sono a 331.
Una vocazione imprenditoriale da supportare, ha sottolineato, «con adeguati mezzi formativi nei primi mesi di vita delle aziende, con lo strumento del temporary manager, il manager temporaneo, efficacemente introdotto in Val Gandino grazie allo Sportello innovazione attivo in municipio a Leffe dal 2008».
Il Progetto Expo di valle
In chiusura di serata Gianfranco Bosio, del Comitato marchio tessile, ha presentato anche il Progetto Expo, che prevede per il prossimo autunno una manifestazione fieristica di valle presso il Centro sportivo consortile di Casnigo, nella quale si possano promuovere il progetto e le eccellenze della valle.

 

Autore: 

Giambattista Gherardi

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