Frana sulla via del santuario

Trecento metri cubi di materiale si sono staccati a lato della strada che porta anche ad alcune caseChiuso il tratto a monte del bivio con Cazzano. Il sindaco: «Potrebbero esserci altri distacchi»

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Data pubblicazione: 

12/01/2011
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I vigili del fuoco a Gandino sulla strada in cui è caduta la frana

Ad annunciarla un fragore e una massa di polvere, che alcuni hanno scorto anche dal centro abitato: ha destato allarme e impressione, ma per fortuna nessun danno diretto, la frana che ieri si è staccata a Gandino a poca distanza dal santuario di San Lorenzo, a monte della frazione di Barzizza e a pochi passi dal confine in quota con Cazzano Sant'Andrea.
Sperone di 600 quintali
Una massa di roccia, stimabile in almeno 300 metri cubi di materiale si è staccata a margine della strada che raggiunge, oltre al santuario anche alcune abitazioni nella zona, in parte site in comune di Cazzano. In particolare si è staccato un enorme sperone di roccia, che potrebbe raggiungere i 30 metri cubi di volume e i 600 quintali di peso, secondo stime assolutamente approssimative che il calar della sera ha reso ancor più improbabili.
Il sindaco sul posto
A dare l'allarme in municipio è stata una coppia di giovani sposi, Daniela Bertocchi e Gianfranco Castelli, titolari di una villetta in costruzione poco a valle, dove la stretta strada che sale da Barzizza si dirama raggiungendo un'altra zona con una ventina di abitazioni (pure in comune di Cazzano) non interessate dalla frana.
Sul posto sono immediatamente accorsi il sindaco Gustavo Maccari, accompagnato dai tecnici comunali, la vigilanza urbana con l'agente Tullio Bonazzi, i carabinieri della stazione di Gandino e le squadre dei vigili del fuoco giunte in forze da Gazzaniga e Clusone. Interessata anche la Ster Regione Lombardia.
La via San Lorenzo è di fatto rimasta sgombra dal materiale franoso, anche se qualche grossa pietra ha raggiunto la carreggiata bituminosa che raggiunge l'area che un tempo era denominata «Eremo di Poot».
La situazione complessiva e l'instabilità dell'area hanno comunque reso necessaria la chiusura al traffico del tratto di via San Lorenzo a monte della biforcazione con Cazzano.
Divieto anche ai pedoni
L'ordinanza firmata dal sindaco Maccari segnala «l'evidente pericolosità dei luoghi in quanto potrebbe verificarsi un ulteriore ampliamento dello smottamento con conseguente crollo dei massi fino alle abitazioni sottostanti».
Il transito è stato interdetto a residenti, proprietari e affittuari dei fondi della zona, sia con veicoli che automezzi che a piedi. I vigili del fuoco, con l'ausilio di appositi fari hanno monitorato la zona sino a sera, mentre l'ordinanza è stata affissa in paese e sulle transenne che chiudono l'accesso a via San Lorenzo.
L'intervento di questa mattina
Questa mattina sarà possibile effettuare rilievi più approfonditi e valutare meglio le operazioni di bonifica e risanamento del pendio.
Alcuni mezzi dei vigili del fuoco si sono concentrati nella zona della chiesa parrocchiale di San Nicola, impossibilitati a transitare nella strettissima parte iniziale di via San Lorenzo. Un problema già emerso in altre situazioni, non ultimo l'incendio che lo scorso 16 ottobre aveva visto andare completamente distrutta una villetta poco lontana, in via Piave.
Nella zona di San Lorenzo lo scorso autunno, i ragazzi della scuola primaria di Gandino avevano ritracciato insieme ai volontari del Cai un antico sentiero denominato Gandinerbia e lo hanno recuperato all'attenzione della cittadinanza posizionando dei cartelli segnaletici.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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