L'arrivo con corteo di motociclisti. In omaggio poesia e disegno dei bimbi, danze e musica
L'ideale abbraccio dell'intera comunità e un insperato splendido sole, hanno accolto a Gandino il nuovo prevosto don Innocente Chiodi, che sabato ha fatto il suo ingresso ufficiale in parrocchia.
Un corteo di motociclisti ha accolto don Chiodi all'inizio della Valle Gandino, scortandolo sino all'oratorio, dove erano assiepate centinaia di persone. Tre botti fragorosi hanno dato la stura a un applauso prolungato, mentre il cielo si è colorato di centinaia di palloncini bianchi e gialli, gli stessi colori che dominavano gli addobbi che hanno letteralmente rivestito l'abitato di Gandino.
Fra i primi a stringere la mano al nuovo parroco il sindaco Gustavo Maccari e il luogotenente dei carabinieri Giovanni Mattarello, le confraternite in divisa, gli alpini, la Protezione civile, i ragazzi delle squadre dell'oratorio e tantissimi gandinesi. Particolarmente folta anche la rappresentanza di Pagazzano (guidata dal sindaco Raffaele Moriggi), che aveva salutato la scorsa settimana don Innocente dopo 12 anni da arciprete.
I bambini della scuola materna hanno recitato una poesia e donato al nuovo parroco un colorato disegno. I giovani dell'oratorio hanno rappresentato in strada una danza augurale, prima che il corteo raggiungesse, accompagnato dal locale Civico corpo musicale, la piazza del municipio dove il sindaco ha porto il saluto ufficiale.
È seguita la solenne funzione in basilica, presieduta dal delegato vescovile monsignor Arturo Bellini, parroco di Verdello, paese natale di don Chiodi. A concelebrare la Messa c'erano numerosi sacerdoti del vicariato e legati al nuovo parroco. Al termine i fedeli e don Innocente si sono radunati sul sagrato, dove hanno potuto ammirare la sorpresa di uno spettacolo pirotecnico (assolutamente inedito per Gandino) sullo sfondo della basilica.
Il corteo verso l'oratorio è diventato una vera e propria cordata con a capo il nuovo parroco: quasi un chilometro di fune, che a metà strada ha «agganciato» anche un mega tandem a nove posti, condotto da don Chiodi e sul quale sono saliti anche i due sindaci. In oratorio la cena a buffet ha accolto più di mille commensali.
Domenica don Innocente ha salutato al mattino le suore Orsoline, celebrando la Messa nel convento. Nel pomeriggio ha incontrato i rappresentanti dei gruppi parrocchiali in oratorio, dove si è tenuta la «Tombola Innocente», con i classici numeri sostituiti nelle caselle dai volti dei volontari.
In basilica don Innocente ha celebrato la Messa di inizio anno pastorale e porto il suo saluto ai gandinesi.
«Sono stato mandato – ha detto il nuovo prevosto – come strumento dell'Amore di Dio. Preghiamo affinché insieme possiamo essere un Vangelo aperto, un foglio su cui nonostante cancellature ed errori, sia sempre leggibile la Parola di Dio. Cammineremo insieme, consapevoli di avanzare a piccoli passi, ma certi che il Signore ci aspetta sempre più avanti».
In serata il Comune e la Pro loco hanno offerto in onore di don Innocente uno spettacolo di teatro e danza, «Il fiore nel fucile», proposto dalla Compagnia Soggetti Smarriti, legato al tema della pace.