Il vescovo ausiliare di Cochabamba ha celebrato il 25° di ordinazione
C'erano una ventina di sacerdoti sull'altare della basilica per concelebrare la Messa cantata che ha festeggiato monsignor Angelo Gelmi, vescovo ausiliare di Cochabamba in Bolivia, che ha festeggiato il 25° di ordinazione episcopale. La comunità gandinese ha calorosamente applaudito monsignor Gelmi al termine dell'omelia, nel corso della quale il vescovo gandinese ha ripercorso le esperienze missionarie che lo vedono impegnato in terra andina da ben 42 anni. «La nostra esperienza umana – ha detto – è permeata dalla presenza di Dio: dobbiamo affidarci a lui con la fede e la preghiera, non ci abbandonerà mai, è la nostra speranza».
Monsignor Emilio Zanoli, prevosto di Gandino, ha consegnato al vescovo una nuova mitria, una bibbia e la casula indossata durante la celebrazione. Don Martino Campagnoni ha rivolto un augurio a monsignor Gelmi da parte del Patronato San Vincenzo: «Visse con noi – ha detto – gli anni della gioventù e della vocazione, indirizzato dapprima dal gandinese monsignor Giovanni Antonietti e guidato poi da don Bepo Vavassori». Fu proprio don Martino Campagnoni a condurre in Bolivia, nel 1968, don Angelo Gelmi, novello sacerdote. Fra i concelebranti anche monsignor Alessandro Recanati, già prevosto a Gandino, don Giambattista Boffi, direttore del Centro missionario diocesano e don Santino Nicoli, arciprete a Nembro e per molti anni in Bolivia con monsignor Gelmi.
Il prevosto monsignor Zanoli ha dato lettura dei messaggi augurali giunti dal Papa Benedetto XVI e dal vescovo di Bergamo Francesco Beschi. Un particolare augurio è stato dedicato anche ad altri due sacerdoti legati a Gandino: don Emilio Majer, sacerdote da 65 anni anni che a Gandino operò dal 1945 al 1961 e monsignor Paolo Rudelli, oggi in Vaticano alla Segreteria di Stato, che fu ordinato nel 1995.
La mattinata di festa si è conclusa davanti al municipio, dove il sindaco Gustavo Maccari ha consegnato a monsignor Gelmi una targa.