Addio al capogruppo degli alpini: l'omaggio di Gandino

Angelo Moro stroncato da un arresto cardiaco, aveva 69 anni.Oggi la comunità lo ricorda nella chiesina di Valpiana

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Data pubblicazione: 

26/06/2010
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Angelo Moro

Un malore improvviso e fatale. È morto così, nella notte fra giovedì e venerdì nella sua casa di via Nullo a Gandino, Angelo Moro, 69 anni, capogruppo degli alpini locali dal 2001. In serata si era intrattenuto con gli amici sin dopo le 23, rientrando tranquillamente a casa e accingendosi a preparare alcune incombenze per il giorno successivo, come era solito fare. Il malore, probabilmente un arresto cardiaco, l'ha colto all'improvviso senza lasciargli scampo. La notizia si è rapidamente diffusa in paese, lasciando increduli gli amici delle penne nere e la comunità tutta, dove Moro era conosciuto e stimato da tutti.
Nato nel 1941, aveva prestato il servizio militare in Alto Adige, a Bressanone, nel reparto Trasmissioni della Tridentina. Sin da giovane aveva lavorato nelle industrie tessili della valle, prima al Lanificio Torri a Gandino e poi a Casnigo alla Radicifil. Nel 1970 le nozze con la moglie Anna: dal matrimonio sono nati i figli Gianluigi ed Enrica. Era anche nonno degli adorati nipotini Tommaso e Matilde. Da decenni Angelo Moro era attivo nel Gruppo alpini di Gandino, il più numeroso della provincia di Bergamo, fondato nel 1932. Nel 2001 aveva assunto il ruolo di capogruppo, succedendo a Gigino Rudelli, che ancora ricopre il ruolo di capogruppo onorario. «È un bravo alpino, forte, deciso e preciso come si conviene», disse di lui Rudelli al passaggio di consegne. Angelo, puntuale riferimento per le tante iniziative che vedevano impegnati i suoi alpini, preferiva a titoli e onori, gli oneri del lavoro e dell'attenzione al prossimo. Difficile, forse impossibile, non vederlo in prima fila nelle attività del gruppo. Non era mancato all'adunata di Bergamo, occasione per ritrovare commilitoni e amici.
Nel 2007 la Pro Loco aveva assegnato agli alpini di Gandino la benemerenza cittadina e Angelo Moro aveva ritirato la medaglia d'oro. Immancabile la sua presenza alle commemorazioni dei Caduti. Da ricordare anche il suo impegno per la parrocchia: faceva parte del gruppo che ogni monta la raggiera del Triduo e aveva collaborato all'allestimento della sezione Tessile del Museo.
La notizia della morte di Angelo Moro ha profondamente colpito i gandinesi. Fra i primi a porgere attestazioni di cordoglio ai familiari il prevosto monsignor Emilio Zanoli, il sindaco Gustavo Maccari e tantissimi alpini. In molti hanno ricordato il lutto analogo che anni fa colpì la famiglia Moro: il padre di Angelo, Andrea, fu colpito da un fatale malore mentre camminava lungo il sentiero verso Valpiana. Proprio nella località montana, ai piedi della Malga Lunga, sono in programma oggi i festeggiamenti per la benedizione del nuovo altare della chiesetta di Santa Maria degli Angeli, a cui il Gruppo alpini Gandino era legato sin dalla costruzione, nel 1954. La parrocchia d'accordo con gli alpini e i familiari, ha mantenuto il programma liturgico originale, che prevede alle 17 la processione con partenza dalla località «Boda Bassa» e la Messa alle 18. Annullato invece il successivo momento di festa. «Angelo – conferma il prevosto – non sarebbe mancato per portare la statua della Madonna e per fare in modo che la festa riuscisse nel migliore dei modi. Per questo, durante la celebrazione, dedicheremo a lui e a tutti gli alpini defunti un pensiero commosso». Lunedì alle 10 i funerali nella basilica di Gandino.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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