Gandino si interroga sulle ronde

Stasera assemblea pubblica con i parlamentari bergamaschi

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18/06/2010
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Resta all'ordine del giorno in Valle Gandino il tema della sicurezza e dei furti in appartamento. Anche se da ormai un mese non si registrano nuovi colpi della cosiddetta «banda del forellino», a tenere alta l'attenzione è l'iniziativa del Comune che ha convocato per stasera alle 20,30, nella biblioteca civica, un'assemblea pubblica cui ha invitato i parlamentari bergamaschi e le altre autorità territoriali.
«L'incontro – conferma il sindaco Gustavo Maccari – non fa che attuare l'indirizzo forte emerso nel corso dell'assemblea pubblica a Cirano, quando i cittadini, presenti in gran numero, hanno chiesto con forza provvedimenti concreti per rafforzare il servizio di pubblica sicurezza in Valle Gandino». Nelle prime settimane di maggio si era verificata a Gandino, Cazzano Sant'Andrea e nei paesi limitrofi un'escalation di furti davvero impressionante: una ventina di colpi tutti messi a segno con la tecnica del foro nei serramenti di porte e finestre.
Più di 400 cittadini avevano partecipato all'assemblea pubblica del 18 maggio convocata da un gruppo di residenti di Cirano, la frazione più colpita dai furti. La questione sicurezza era stata discussa anche in un Consiglio comunale straordinario il 24 maggio. I consiglieri di maggioranza e quelli di minoranza della Lega avevano votato all'unanimità una risoluzione che chiede al governo l'incremento delle dotazioni di personale e di mezzi delle forze dell'ordine in Valle Gandino. Stasera si parlerà di ronde.
«Ho espresso più volte – conferma Maccari – una disponibilità di massima all'istituzione di gruppi di osservatori volontari, soprattutto perché previsti da una legge dello Stato. Abbiamo preferito creare nuovi tavoli di confronto e lavorare a un percorso consapevole e condiviso, convinti che l'onda emozionale del mese scorso potesse in qualche modo scemare e rendere l'istituzione delle ronde un mero atto formale, uno spot fine a se stesso senza un'attuazione concreta».
Oggi, a bocce ferme, si valuterà l'effettiva disponibilità di volontari e le possibilità di far partire un percorso molto complesso. «Mi risulta – afferma Maccari – che in tutta la Lombardia un solo gruppo di osservatori sia arrivato al riconoscimento da parte della prefettura, a Milano. È un impegno che presuppone costanza e una serie di adempimenti giustamente articolati. L'assemblea vuole mettere in evidenza questi aspetti, vogliamo farci interpreti di tutto questo con i parlamentari bergamaschi e con tutte le altre autorità territoriali cui abbiamo esteso l'invito».

 

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