Da Bergamo a Gandino: Tributo a Garibaldi nella terra dei Mille

Celebrazioni con il Mutuo Soccorso per il 150° della Spedizione La pronipote Anita: si studi alle elementari. Ferrario gira un film

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19/04/2010
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1853

Sono passati 150 anni da quella Spedizione che cambiò la storia della Penisola: a Bergamo, in occasione dell'anniversario dei Mille è come se Garibaldi fosse tornato in città. Già, perché per le celebrazioni, in questi giorni, nell'ambito di una serie di iniziative per ricordare i 150 anni dalla Spedizione - commemorazione voluta dalla Associazione Mutuo Soccorso, ente che in Italia conta 1.200 società, tre nella terra orobica (proprio Garibaldi nel 1862 accettò di essere presidente del Mutuo Soccorso di Bergamo) - è arrivata Anita Garibaldi, pronipote dell'Eroe dei due mondi, oggi presidente della Fondazione Garibaldi. «Sono molto lieta di essere a Bergamo – ha sottolineato Anita –. Oltre che essere una bellissima città, è stata importante per la spedizione dei Mille».
«Il mio bisnonno – ha evidenziato Anita, che vive tra Roma e Londra – è ricordato soprattutto per le sue imprese di guerra, ma fece anche delle proposte di legge molto serie, era molto democratico e sensibile ai problemi della povera gente». Anita Garibaldi, insieme a esponenti di Società di Mutuo Soccorso di mezza Italia, sabato è stata ricevuta a Palazzo Frizzoni dal vicesindaco Gianfranco Ceci. Gianni Carullo ha illustrato la storia della famiglia Frizzoni, altro esempio di filantropia, che donò in opere di carità il denaro avuto dal Comune per la vendita del palazzo. Della delegazione del Mutuo Soccorso facevano parte il presidente regionale Ferruccio Temporiti con il vice Felice Perani, il vicepresidente di Bergamo Claudio Stefanoni, i delegati di Puglia Giovanni Caramia e Giuseppe Longo, il presidente dell'Abruzzo Raffaele Lolli (al quale è stato consegnato l'assegno di 23 mila euro, dono di Mutuo Soccorso Lombardia per la costruzione di un poliambulatorio a Sant'Eusanio Forconese).
Ma le celebrazioni hanno avuto momenti importanti anche in provincia, a Trescore Balneario e in Val Gandino. Nella località termale i delegati delle Società di Mutuo Soccorso hanno deposto un omaggio floreale alle Terme, a ricordo del soggiorno di Garibaldi alla Fonte Calvarola nel 1862. A Trescore il generale fu ospite del dottor Giovanni Comi, che diede due figli alla causa garibaldina e fu in seguito fondatore dell'ospedale locale. Fu proprio a Trescore che Garibaldi scrisse la missiva (l'originale è stato donato al Comune di Bergamo) con cui accettava la presidenza del Mutuo Soccorso di Bergamo, assegnatagli «in perpetuo» e di fatto tuttora in vigore.
In Val Gandino il luogo «della memoria» era rappresentato dalla Tintoria degli Scarlatti in località Prat Serval, una cascina ora di proprietà della famiglia Franchina. Qui sono state tinte le camicie rosse dei Garibaldini. L'intraprendenza commerciale dei gandinesi e l'indiscussa abilità nel produrre il richiesto «rosso fiammante» è al centro del libro «Scarlatto Gandinese» presentato nel Salone della Valle dagli autori Pietro Gelmi e Battista Suardi. Il sindaco Gustavo Maccari ha consegnato ad Anita Garibaldi un'artistica targa a ricordo della giornata. La Pro Loco, per mano del presidente Lorenzo Aresi ha offerto la riproduzione di due antiche cartoline dell'archivio filatelico del gandinese Antonio Torri. La pronipote dell'Eroe dei Due Mondi ha annunciato che proporrà al ministro Gelmini l'inserimento obbligatorio della storia del Risorgimento nei programmi della scuola primaria. Infine a Casnigo il concerto del Corpo Musicale Angelo Guerini nella suggestiva cornice del Teatro del Circolo Fratellanza.
E ieri il coordinamento lombardo delle Società di Mutuo soccorso ha organizzato a Bergamo il convegno «Garibaldi e le società di Mutuo Soccorso»; alle 12, i partecipanti hanno deposto una corona d'alloro al monumento alla Rotonda dei Mille e visitato il museo alla Rocca.
Il ricordo di Garibaldi e della storica Spedizione resterà vivo anche attraverso l'arte cinematografica, e sempre per mano di un bergamasco, il regista Davide Ferrario, che proprio oggi inizierà a girare un nuovo documentario, «Piazza Garibaldi»: «Sarà un itinerario storico sulle tracce dei Mille, ma anche una ricostruzione antropologica che avrà come prima tappa Bergamo, città dalla quale partirono 190 volontari, pari a un quinto dell'intera spedizione». Destinato probabilmente alla ribalta della Mostra del cinema di Venezia, il documentario si propone di ricostruire in modo inedito l'impresa dei Mille di Garibaldi.

 

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