Rimonta in extremis sul Castiglione con Vigani e Morotti
GANDINESE 2
CASTIGLIONE SAVOIA 1
RETI:12' pt Zenucchini, 34' st Vigani, 37' st Morotti.
GANDINESE:Tacchini 6, Morstabilini 6,5, Terzi 6,5, Morotti 7, Astolfi 6,5, Borlini 6, Baratelli 7, Vavassori 6,5, Vigani 6, Appiani 5 (1' st Ndiyaye 7), Biava 5 (1' st Cassera 7). All. Radici 8.
CASTIGLIONE SAVOIA: Radatti 6, Arici 5,5, Mazzali 6 (22' pt Manzoni sv), Riccardi 6,5, Sciannimanico 6, Romano 6, Morandi 6, Zenucchini 5,5, Luciani 6,5, Iorio 7 (21' st Consoli sv), Burzio 6 (16' st Tonelli sv). All. D'Innocenzi 6.
ARBITRO: Oregioni di Sondrio.
Dopo aver raccolto un solo punto nelle ultime tre gare, la Gandinese ritorna alla vittoria grazie a una splendida rimonta nell'ultimo quarto d'ora di gara.
Partono bene gli ospiti, male invece i padroni di casa che sembrano impauriti e senza idee. E così senza troppi ostacoli Zenucchini al 12' ha tutto il tempo per mirare e di insaccare la palla in rete. La Gandinese non reagisce, il Castiglione va a spasso facendo suo il gioco e la partita diventa noiosa. Morotti, Vavassori e Terzi cercano la via del gol con lunghi lanci ma il tutto si traduce in un nulla di fatto. La Gandinese poi cambia atteggiamento verso l'avversario, Ndiaye macina kilometri e scatti che disarmano la difesa avversaria mentre Cassera con grande personalità regala spunti decisivi dalla fascia sinistra.
Il Castiglione prova al 4' e al 9' con Iorio ma la mira nel primo caso e Tacchini nel secondo gli negano il raddoppio. La prima bella azione della ripresa è sui piedi di Cassera che concede un cross teso in area: Ndiaye lascia sfilare per Vigani che calcia a rete ma il pallone è deviato dalla difesa ospite. Il Castiglione al 21' perde Arici per un fallo pericoloso ai danni di Cassera, alla mezz'ora spreca malamente con Luciani e Sciannimanico il raddoppio e al 34' subisce la rete di Vigani che raccoglie la palla rimbalzata sulla traversa dalla deviazione di Ndiaye.
Il clima è quello giusto e Morotti dopo essersi portato in mezzo al campo prova la botta da 30 metri che si traduce in un tiro sotto gli incroci imparabile per Radatti.