Dossi troppo alti? A Gandino la polemica scende in strada

I dissuasori in via Agro nel mirino di cittadini e Lega: pericolosi per le autoIl sindaco: li abbiamo già «addolciti». E mercoledì se ne parlerà in Consiglio

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10/10/2009
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In paese c'è chi li vorrebbe più alti, chi li vuole eliminare e chi li paragona alle attrazioni di un parco divertimenti. Sono i dossi rallenta-traffico realizzati in questi giorni a Gandino in via Agro. Il cantiere è ancora aperto, ma le discussioni fioriscono. Addirittura è nato un gruppo su Facebook con più di 350 iscritti, soprattutto giovani, che chiedono l'eliminazione dei dossi, anche se la soluzione più condivisa pare il loro ridimensionamento, come in effetti già avvenuto.
I dossi sono stati realizzati lungo via Agro, la strada che collega il campo sportivo alla zona sud di Gandino, una sorta di tangenziale che evita il centro storico. Una zona densamente popolata, con numerose abitazioni che si affacciano sulla via.
Un lettore ha inviato alla redazione de «L'Eco» una lettera riguardo alle normative che regolano questo tipo di installazioni. «I dossi artificiali – scrive fra l'altro il lettore – vanno posti in opera solo su strade residenziali. Possono essere installati in serie e devono essere presegnalati. In funzione dei limiti di velocità vigenti sulla strada interessata hanno dimensioni diverse. In via Agro l'altezza dei dossi è tale da causare urti agli spoiler ed alle coppe dell'olio delle autovetture anche a velocità inferiore ai 30 chilometri orari. Sono testimone diretto del fatto che si è obbligati ad affrontare i dossi ad una velocità non superiore ai 10-15 chilometri orari». A questo si aggiungerebbero pericoli per tamponamenti (dovuti alle frenate prima dei dossi) o impennate delle moto. «Sarebbe il caso di impiegare maggiormente la vigilanza urbana, con un semplice autovelox che oltre a fare da deterrente sarebbe un buon viatico per le casse comunali».
Il sindaco Gustavo Maccari precisa: «Da anni la via Agro, a causa del traffico sostenuto, soffre disagi. La stessa via è stata teatro negli anni di incidenti anche mortali. Le soluzioni ipotizzate sono state numerose: marciapiede, semaforo, indicatori di velocità. La valutazione finale, sentiti anche esperti di viabilità, ci ha portato ad adottare i "dossi lunghi". Il cantiere è ancora aperto e non è stata immediatamente realizzata la segnaletica orizzontale per poter ottimizzare i manufatti in corso d'opera, come è avvenuto, addolcendo le pendenze d'invito. Nonostante i dossi fossero già previsti nel piano delle opere pubbliche 2009, gli abitanti di via Agro avevano inoltrato al Comune una lettera con 200 firme per chiederne l'installazione. L'intervento garantirà maggior sicurezza e questa è la priorità».
Critica rispetto ai dossi la minoranza consiliare della Lega, che ha diffuso in paese un ironico manifesto, che invita i cittadini a recarsi in via Agro, «la Gandiland» dei divertimenti con le nuove montagne russe. «Da tempo – sottolinea il capogruppo Mirko Brignoli – facciamo una battaglia sulla sicurezza delle strade. Abbiamo chiesto più asfalto, ma in questo caso ne è arrivato troppo. Contestiamo la scelta dei dossi come mezzo dissuasore, lo loro altezza, la loro concentrazione e soprattutto il fatto che il cantiere, pur ancora aperto, ha comunque consentito il transito per più di una settimana, con pericoli maggiori in quanto i dossi non erano segnalati». Il caso dei dossi sarà al centro del Consiglio comunale di mercoledì per un'interpellanza della Lega.
 

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