I bene informati dicono che ha storto il naso o qualcosa di più per l’uscita, nel numero scorso di Araberara, del vicesindaco di Cazzano Nunziante Consiglio, che invocava maggior decisionismo dal sindaco di Gandino.
Gustavo Maccari mantiene invece il proprio stile sobrio e misurato, anche se tiene a qualche sottolineatura. “Difficilmente mi baso sulle notizie di stampa per fare commenti o azzardare repliche, soprattutto se si tratta di questioni che riguardano la Val Gandino e che quindi ho modo di trattare direttamente con i vari interlocutori, compreso l’onorevole Consiglio. Proprio per questo mi attengo ai fatti, che dicono che la collaborazione con Cazzano e che con gli altri comuni della Valle è sicuramente cresciuta: ne sono prova per esempio il piano coordinato per la stesura dei PGT, il Distretto diffuso del Commercio, la convenzione per la Piattaforma Ecologica e non ultima la Caserma Carabinieri. In tutti questi casi Gandino è stato capofila, e sicuramente tirare con il vento in faccia è più dura, rispetto a chi può stare un po’ più coperto. Se altri pensano di poter tirare il gruppo in maniera migliore, ben vengano, la Val Gandino ha sicuramente bisogno di crescere”.
Ma la Caserma Carabinieri? “E’ un discorso articolato, difficile per l’aspetto finanziario, ma sicuramente è fra i punti ai primi posti della nostra agenda. A confermarlo sono gli sforzi di questi anni, la convenzione sottoscritta a Gandino con gli altri Comuni, la decisione di rivedere le linee progettuali d’accordo con i vertici dell’arma. Nei giorni scorsi abbiamo avuto un nuovo incontro, proprio per arrivare al più presto all’avvio dell’opera. Insomma, pur con tutte le difficoltà del caso, è ingiusto parlare di immobilismo, a meno che la polemica abbia altri scopi rispetto all’oggetto. Ma ripeto, preferisco basarmi sui fatti e su quanto le persone affermano direttamente davanti al sottoscritto. E su questo fronte non rilevo niente di nuovo”.
Maccari: “Con il vento in faccia è più dura....”
25-09-2009