Gandino alla corte di Vienna

Con «In Secula» domani si rievoca l'investitura dei baroni Giovanelli nel 1659Tra nobili e dame, il paese in scena sul sagrato della basilica. E si balla il valzer

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03/07/2009
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Da sinistra in senso orario: la rievocazione del 2008; il barone Giovannelli nel cartoon di Nikita Design che sarà proiettato domani sera nell'ambito di "In Secula"; la corsa delle uova, quattro figuranti delle passate edizioni.

La comunità di Gandino è pronta a rivivere i fasti dell'epoca in cui il borgo della Val Seriana ha costruito la propria prosperità. Torna domani, come negli anni dispari a partire dal 2003, «In Secula», la rievocazione storica coordinata dalla Pro loco con il patrocinio del Comune, della parrocchia, del Museo della basilica e il contributo di centinaia di figuranti e volontari.
L'occasione coincide con la «Prima di luglio», giorno in cui a Gandino si festeggiano i Santi martiri patroni Quirino, Ponziano e Flaviano, le cui reliquie verranno esposte in basilica sul magnifico altare d'argento, abitualmente conservato nel Museo.
«"In Secula" ricrea ogni volta - conferma Antonio Rottigni, tra i più attivi in veste organizzativa - un episodio della storia gandinese: quest'anno l'investitura a barone dell'impero di Gian Andrea Giovanelli e del nipote Gian Carlo, che aveva 10 anni, nel 1659».
Tra le grandi famiglie che in passato forgiarono la prosperità di Gandino e ne propagarono il nome in ogni angolo della Mitteleuropa, i Giovanelli occupano incontrastati il posto d'onore. Il pilastro della fortuna del casato era la «mercatura», più precisamente il commercio dei pannilani di produzione locale, grazie al quale fiumi di denaro entrarono nei forzieri dei più intraprendenti, che così giunsero a ottenere titoli nobiliari di alto rango.
«La rievocazione - conferma Pietro Gelmi, studioso che ha raccolto dettagliati documenti d'epoca spingendosi fino a Vienna - sarà suddivisa in due parti. La prima rappresenta, nel modo più fedele possibile, il conferimento del titolo baronale ai due rampolli di casa Giovanelli, cerimonia avvenuta alla corte imperiale di Vienna martedì 1° aprile 1659. La seconda il loro ritorno a Gandino, con il tributo di onori e di festeggiamenti da parte dei concittadini».
La storia gandinese è un crocevia di grandi personaggi. Qui sono passati Leonardo da Vinci e il cardinale Borromeo, Garibaldi vi ha tinto le camicie rosse e le chiese conservano reliquie uniche di San Valentino, il patrono degli innamorati, e il saio di San Padre Pio da Pietrelcina. Gandinese era Quirino Gasparini, che componeva brani attribuiti per secoli a Mozart. «Una galleria infinita - sottolinea Silvio Tomasini, rettore del Museo della basilica e coordinatore di costumi e figuranti -, nell'ambito della quale aggiungere un barone e un imperatore è... un gioco da ragazzi».
Tale fu in effetti quanto avvenne nel 1659, in quanto Leopoldo I d'Asburgo, eletto imperatore nel 1657, aveva all'epoca appena 19 anni.
«In Secula» riproporrà i fasti del palazzo imperiale di Vienna, con la sua la corte di ministri, cancellieri, astronomi, dame e dottori. Verrà allestito un grande trono (alto più di otto metri) sul sagrato della basilica, dove convergerà il corteo dei figuranti e si terrà il momento centrale della rievocazione.
A impersonare l'imperatore sarà un giovane studente, Alessandro Noris, mentre il ruolo del barone Giovanelli spetterà a Diego Fiori, affiancato dal piccolo Michele Gherardi nelle vesti del nipote «baronetto». In abiti medievali, anche assessori e consiglieri comunali, professionisti, calciatori. «Dopo la rievocazione - aggiunge Antonio Rottigni -, nelle sale del centro pastorale, già residenza dei Giovanelli, si balleranno i valzer viennesi. Nel cortile del Museo, che inaugura le doppie aperture di luglio, verrà proiettato il cartone animato sui Giovanelli, realizzato da Nikita Design nell'ambito del progetto Artebus. Saranno disponibili sei diverse postazioni che, tra piazze e palazzi, faranno rivivere giochi medievali con mangiafuoco e saltimbanchi, virtuosi della ghironda e musica dal sapore antico». Sapori che tutti potranno gustare sotto i portici del municipio, dove verrà allestita la locanda che servirà cibi locali, ma anche specialità austriache come salsicce e, naturalmente, strudel viennese.

 

Autore: 

Aldo Martini

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