Panter, niente concordato

I creditori negano il via libera alla società di Gandino

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Data pubblicazione: 

11/06/2009
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Il concordato preventivo della Panter srl in liquidazione non ha raggiunto le maggioranze prescritte per legge. Lo stop definitivo alla procedura è stato decretato dalla scelta dell'Agenzia delle entrate, dell'Inps e dell'Inail di non accettare le transazioni fiscali proposte dalla società meccanotessile di Gandino. A fronte di debiti di carattere tributario, previdenziale e assicurativo per circa 2,7 milioni di euro, l'azienda specializzata nella costruzione e progettazione di prototipi di macchine per l'industria tessile aveva chiesto una riduzione del 50% sui debiti di natura privilegiata. La richiesta non ha avuto esito positivo e ha determinato il mancato via libera al concordato, nonostante i voti favorevoli pervenuti nei 20 giorni successivi all'adunanza dei creditori (all'assemblea in quattro diedero parere favorevole, per complessivi 862.424 euro), avessero raggiunto i 4.303.000 euro.
Secondo la relazione del commissario giudiziale, Enrica Giordano, il totale della passività della società costituita nel 1992 ammonta a 14.310.957 euro (di cui 5.976.643 in privilegio e 8.334.314 in chirografo), mentre l'attivo è stimato 5.799.254 euro. La proposta di concordato non avrebbe consentito il soddisfacimento dei creditori chirografari ma restava comunque preferibile al fallimento, dal momento che quest'ultima alternativa non avrebbe portato alcun giovamento, ma al contrario avrebbe aggiunto un danno in termini di immagine. «Tra le cause che hanno contribuito allo stato di crisi figurano le ingenti risorse investite nella ricerca e assistenza clienti, nel tentativo di creare un prodotto innovativo, nonché le oscillazioni delle congiunture economiche dei mercati internazionali. A queste si è aggiunta una rigidità strutturale dell'azienda stessa» aveva spiegato il commissario giudiziale Enrica Giordano all'adunanza dei creditori presieduta dal giudice delegato Massimo Gaballo. Nel luglio 2008, con effetto dal 1° settembre, la Panter - che occupava circa 70 dipendenti, oggi tutti in mobilità - ha sottoscritto con la P.T.M.T. srl di Bergamo un contratto biennale d'affitto del ramo d'azienda relativo all'assistenza post vendita e alla ricambistica, per un canone mensile di 12 mila euro.

 

Autore: 

Vanessa Bonacina

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