Per il coro della Tridentina tre bis e inno tutti in piedi

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03/06/2009
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Un momento dell’esibizione al Loverini

È stato il silenzio a caratterizzare il concerto del «Coro congedati della Tridentina» organizzato dal Comune di Gandino e dal Gruppo alpini in occasione della Festa della Repubblica. Un silenzio rispettato dal pubblico che ha gremito il cinema teatro Loverini e soprattutto evocato dai canti della formazione diretta da Roberto Micheletti, che ha trasportato i presenti in un viaggio senza tempo fra vallate alpine e sentimenti di solidarietà e amicizia. La serata è stata introdotta dal sindaco Gustavo Maccari e dal capogruppo degli alpini Angelo Moro, che hanno presto lasciato il palcoscenico alle note de «Sul cappello», «Monte Canino» e «Signore delle cime».
Il pubblico ha applaudito a più riprese, riservando particolare calore a Damiano Franchina, Stefano Parolini e Marco Servalli, gandinesi che fanno parte del coro nato dopo lo scioglimento della formazione ufficiale fra quanti, militari di leva, ne avevano fatto parte fra il 1984 e il 2003. Per cantare al Loverini sono arrivati congedati dal Bresciano, dalle valli Varesine e da Trento.
«Sono circa mille - ha spiegato un corista - gli alpini della Tridentina passati nelle file del coro. Ci uniscono impegno, tenacia, compattezza, senso del dovere e anche quello "spirito di corpo" che significa solidarietà e amore per il prossimo. Per questo abbiamo attivato il "Progetto bocia» dedicato a bambini sfortunati che vivono nei villaggi delle Ande, nelle favelas del Brasile oppure in Tanzania, e sosteniamo un'associazione che segue i bambini colpiti da gravi complicazioni insorte dopo le vaccinazioni».
Al termine della serata ben tre bis e, per il finale, l'inno di Mameli cantato insieme al pubblico in piedi.

 

Autore: 

G. B. G.

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