Quando Carlo Giuffré faceva la corte alla bella Chiara

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Data pubblicazione: 

05/05/2009
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«Gandino in pellicola» è un'occasione per riscoprire il legame di questo paese con il grande cinema. Nel 1964, per il film sulla vita di Papa Roncalli «E venne un uomo», Ermanno Olmi chiamò alcuni attori gandinesi della Compagnia stabile Loverini, grazie al rapporto di amicizia con il curato don Emilio Mayer. Rita Servalli interpretò la madre del Papa, Antonio Bertocchi fu prescelto per la parte dello zio Zaverio, Antonio Rottigni per quella di don Pietro, parroco di Carvico. Si aggiunsero anche Florinda Sugliani, Lucia Moro e Andrea Spampatti cui, nel film, il futuro Papa rubava le zucche.
Un altro film di rilievo nazionale vide protagonista in quell'anno la Val Gandino, grazie all'attore professionista Giulio Tomasini, originario di Cazzano. Fu lui a far sì che il regista Massimo Mida potesse registrare a Barzizza alcune scene del film "Bianco, rosso, giallo, rosa"». Era una commedia all'italiana, con Anita Ekberg, Maria Grazia Buccella e Carlo Giuffré. Quest'ultimo girò a Barzizza alcune scene insieme a Chiara Gualeni, una bella gandinese oggi ottantenne che nel copione lo faceva invaghire.
«Il copione - ricorda Colombi - prevedeva una processione mariana. Furono presi accordi con il parroco di Barzizza don Narno Bonesi e fu allestita una processione in grande stile, con tutta la popolazione. Una preghiera "straordinaria" che fruttò ben 300.000 lire alla parrocchia di San Nicola, allora impegnata nella costruzione delle scuole».

 

Autore: 

G. B. G.

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