A gandino nuova luce su portali e sculture lignee della basilica

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13/03/2009
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Due sculturee lignee del Museo della basilica dopo i restauri
Il portale della basilica a nuovo

Sarà presentato stasera, nell'ambito dell'incontro dedicato a «Il culto dei Santi», alle 20,30 nella basilica di Santa Maria Assunta a gandino, il restauro da poco ultimato di 11 sculture lignee del Museo della basilica. A guidare la riflessione sarà don Giuliano Zanchi, direttore generale del Museo Bernareggi di Bergamo, mentre a introdurre la serata sarà il rettore del Museo di gandino, Silvio Tomasini.
«L'intervento - conferma Tomasini - ha riguardato cinque statue del XVI secolo, di manifattura lombarda. Ad esse si aggiungono un'Annunciazione e tre opere del XV secolo raffiguranti San Pietro, Santo Stefano e San Vincenzo. Le statue, dorate e policrome, erano parte degli arredi della chiesa quattrocentesca, sulla quale è stata poi edificata la basilica. Oggetto di restauro anche una Madonna con Bambino, della fine del XV secolo, attribuita a Pietro Bossolo e proveniente dalla chiesa di Santa Croce, la più antica di gandino». A operare sulle statue è stato il laboratorio di Eugenio e Luciano Gritti, padre e figlio, di via Palazzolo a Bergamo. Il restauro è stato promosso dalla Rete diocesana dei Musei ecclesiastici e finanziato in parte dalla Fondazione della Comunità Bergamasca. Tra l'imminente primavera e l'estate le opere saranno il pezzo forte di alcune esposizioni in provincia, per le quali è in via di definizione il calendario specifico. Dal prossimo autunno torneranno al Museo di gandino.
L'incontro di stasera consentirà al pubblico di ammirare anche un altro intervento recentemente ultimato: il recupero delle sculture e dei portali degli ingressi laterali della basilica.
Il lavoro del restauratore Maurizio Orlando, di Curno, è consistito nella rimozione delle polveri depositatesi nel tempo, attraverso lavaggio con acqua nebulizzata e demineralizzata e altri particolari trattamenti, sostituzione delle sigillature cementizie e, per le parti in pietra, microsabbiature di precisione.
«L'intervento sulle statue in pietra di Rovigno - spiega Gustavo Picinali, che ha seguito i lavori per conto della parrocchia -, scolpite da Paolo Groppelli di Venezia, ha permesso di cogliere la finezza dei dettagli di queste opere. L'operazione meno visibile, ma importante, è consistita nella verifica degli ancoraggi di ferro battuto. Per il consolidamento dell'architrave del portale posto verso la piazza municipale è stato necessario inserire una barra non visibile di acciaio inox, per reggere l'elemento di pietra fessurato. L'intervento ha riguardato anche i battenti di noce, opera di Bernardino Ruggeri di Barzizza». Il restauro dei portali è stato realizzato grazie ai finanziamenti di un privato benefattore, della Fondazione della Comunità Bergamasca onlus e del Credito Bergamasco.

Autore: 

G. B. G.

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