«I giorni erano legati solo agli avvenimenti, non c'erano calendari o giornali a ricordarci le date, non potevamo quindi dire "il 10 dicembre"; dicevamo invece, "il giorno che mi hanno picchiato" o "il giorno in cui rividi il sole", o ancora "il giorno in cui capimmo cosa bruciava in quei camini"». Le parole di Primo Levi, Edith Bruck e Nedo Fiano hanno fatto da filo conduttore, a gandino, all'incontro organizzato dall'assessorato alla Cultura del Comune per la Giornata della memoria.
Sul palco del cineteatro «Loverini», l'attore Massimo Cividati ha proposto la lettura espressiva di alcuni brani, accompagnato dalle note del Rhapsodija trio, formazione klezmer composta da Maurizio Dehò, Gianpietro Marazza e Luigi Maione. A quest'ultimo è subentrato Luca Garlaschelli, quando martedì 27 gennaio la riflessione è stata riproposta per tutti gli alunni delle scuole medie, che hanno avuto modo di approfondire le attività didattiche proposte a scuola. «La risposta dei ragazzi - conferma l'assessore Filippo Servalli - è stata molto positiva e ha evidenziato una comune coscienza vigile. Spiace sottolineare la scarsa partecipazione degli adulti in occasione della presentazione serale. Questo nonostante gandino possa vantare con orgoglio la grande solidarietà che la gente seppe esprimere durante gli anni della guerra, quando una cinquantina di ebrei furono salvati in paese dalla deportazione nazista».
L'orrore della Shoah tra letture dai lager e musica klezmer
11-02-2009