Il laghetto Corrado cerca amici. L'appello: salviamolo

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Data pubblicazione: 

07/11/2008
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Il laghetto Corrado, a monte degli opifici di Gandino

Amici cercansi, per un laghetto. Potrebbe tradursi in questa curiosa inserzione l'appello del Comune di Gandino per il rilancio del laghetto Corrado, incantevole località a monte degli antichi opifici gandinesi che da alcuni anni è orfano delle cure dei Pescasportivi '77.
«Trent'anni fa – spiega il sindaco Gustavo Maccari – un gruppo di pescatori fondò l'associazione che per molti anni ha portato avanti un'attività che coinvolgeva anche numerosi ragazzi. Il presidente Bruno Rottigni e altri soci fra cui Marco Savoldelli, Sauro Reggiani e Giuseppe Bonazzi individuarono con il Comune un'area dove creare un lago per la pescasportiva. Il Comune acquistò il terreno dalla parrocchia di Cirano e il gruppo si impegnò a sistemarla. Il laghetto fu intitolato alla memoria di Corrado Reggiani, un giovane gandinese prematuramente scomparso in un incidente».
Per circa vent'anni questo angolo delizioso, raggiungibile in pochi minuti dal fondovalle, ha ospitato raduni, gare e campionati sociali (addirittura 150 i soci del gruppo nel 2000), tanto da divenire meta frequentatissima. Un'attività supportata dall'impegno pressoché quotidiano di tanti volontari, per le semine periodiche di trote e la pulizia del lago e delle sponde.
Il venir meno della disponibilità dei soci più impegnati ha portato a un progressivo degrado e nel 2005 la Pescasportivi '77 si è sciolta e i fondi residui sono stati dati in beneficenza. «La zona ha una potenzialità innegabile – conclude il sindaco –, ma il Comune non ha la possibilità logistica ed economica di farsi carico della gestione. Siamo disponibili a valutare collaborazioni con gruppi o privati per il rilancio della zona, che quest'anno è stata utilizzata anche nell'ambito di iniziative importanti come la "Gustar Gandino" e il Campionato italiano di bike trial. È necessario innanzitutto un intervento di ripristino della zona boschiva intorno alle sponde e nel laghetto, ora popolato di pesci estranei alle trote, in particolare carassi e scardole». Per salvare il laghetto l'amo è lanciato.
 

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