Delegazione della Pro loco incontra Anita Garibaldi
A 148 anni di distanza dal fatidico «Obbedisco» di Giuseppe Garibaldi a re Vittorio Emanuele di Savoia, Gandino ha rivissuto un pezzo della storia d'Italia. Una delegazione guidata dal presidente della Pro loco Lorenzo Aresi e composta dai coniugi Bellarmino Ongaro e Anna Campana e da Sonia Belotti in rappresentanza del Comune ha infatti raggiunto Teano, in provincia di Caserta, dove si sono svolte le celebrazioni per l'anniversario dello storico incontro del 26 ottobre 1860.
«Gandino ha un particolare legame con i Mille – ricorda Aresi – in quanto furono proprio le nostre industrie tessili a tingere le famose camice rosse dei garibaldini». L'invito a recarsi a Teano è arrivato dalla delegazione lombarda dell'Unione nazionale delle Pro loco d'Italia. «Le celebrazioni in Campania – sottolinea Sonia Belotti – prevedevano la deposizione di un'urna con la terra di ciascuna regione d'Italia davanti al cippo che ricorda lo storico incontro». La terra portata da Gandino è stata raccolta in località Prat Serval, dove ancora esiste lo stabile che un tempo ospitava la tintoria che con tutta probabilità tinse le camice garibaldine.
I coniugi Ongaro hanno partecipato alle celebrazioni con tipici costumi nobiliari, facenti parte della dotazione della rievocazione storica «In Secula» che anima la vigilia della prima domenica di luglio, negli anni dispari. I festeggiamenti hanno animato Teano per tre giorni, con grande partecipazione di pubblico, presenti un picchetto d'onore della brigata bersaglieri Garibaldi, corpi bandistici e autorità guidate dal sindaco Raffaele Picierno, dal colonnello Pasquale Di Meo, vicepresidente dell'Unpli Caserta e dal vescovo Arturo Aiello. E a salutare il corteo, Anita Garibaldi, la pronipote del generale.