Tessile, crisi sempre più grave

Il 13 la mobilitazione in Val Seriana

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05/11/2008
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Si sta arrivando attraverso un stillicidio di crisi occupazionali alla mobilitazione territoriale (4 ore di sciopero generale) incrociata ad una mobilitazione settoriale (intera giornata di sciopero per il settore tessile) indetta per giovedì 13 novembre da Cgil, Cisl e Uil e dalle federazione di categoria Femca-Cisl, Filtea-Cgil e Uilta-Uil.
Rispetto a quando è stata annunciata l'iniziativa, nel corso di un attivo dei delegati a Vertova a metà ottobre la situazione si è infatti per quanto possibile ancora più aggravata. Già prima della riorganizzazione annunciata al Cotonificio Honegger, nell'area del tessile allargato della valle Seriana e dintorni, soltanto in queste ultime due settimane sono intervenuti gli accordi alla Tessival di Fiorano al Serio (cassa integrazione straordinaria per tutti i 150 lavoratori, in vista del fermo dell'attività da metà mese) e alla Reggiani Tessile di Bergamo città (81 persone) che ha annunciato la chiusura. Sempre a Bergamo città è stata concordata la cassa integrazione per i 37 dipendenti della Tastex, grossista tessile che ha annunciato la chiusura, mentre nel comparto collegato del meccanotessile è stato definito un percorso di cassa integrazione straordinaria alla Promatech di Colzate per 250 persone da metà dicembre.
Il tutto si è innestato su una situazione che già prima dell'estate era stata segnalata come grave, con la Cigs in deroga fino a fine anno, per 110 lavoratori alla Manifattura di Legnano di Nembro che ha cessato l'attività, così come la Radici Tessuti di Gandino. In estate c'è stato anche l'annuncio di chiusura della camiceria Lorenzini di Nembro (66 dipendenti). Prosegue poi la riconversione della Europeyarn di Rovetta dove la Cig scade nella primavera del 2009.

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