C'è anche una coppia di sposi di Gandino fra gli otto missionari che, oggi alle 20,30, nella chiesa ipogea del Seminario, riceveranno il crocifisso dal vescovo Roberto Amadei nell'ambito del primo incontro della Scuola di preghiera. Sono quattro laici, tre religiose e un prete diocesano. Denise Andreoletti e Danilo Mignani, di Gandino, sposi dal 1997: Danilo è idraulico, la moglie è impiegata. Hanno intrapreso un cammino di formazione con le suore delle Poverelle. Sono inviati come laici missionari in Malawi. Ecco gli altri missionari.
Don Angelo Pezzoli, nativo di Leffe: dopo l'ordinazione sacerdotale nel 1974, è stato coadiutore parrocchiale di Curnasco e di Boccaleone in città, quindi parroco di Santa Croce di San Pellegrino e infine di Entratico. Partirà come sacerdote «Fidei donum», cioè inviato dalla Chiesa di Bergamo a servizio di Chiese sorelle, per la diocesi brasiliana di Serrinha, dove è vescovo il bergamasco Ottorino Assolari. Suor Miriam Ghilardi, di Fiobbio: dopo la professione religiosa nelle Poverelle nel 1985, ha svolto il suo servizio in una parrocchia alla periferia di Milano e poi ad Almenno San Bartolomeo. Partirà per il Perù. Suor Annamaria Remondi, di Albino: dopo la professione religiosa nelle Poverelle nel 1990, è stata educatrice professionale in una comunità per portatori di handicap e formatrice di postulanti e novizie. È destinata al Brasile. Rosangela Lazzari, di Seriate, con alle spalle un lungo servizio come volontaria nella Croce Rossa, nell'assistenza ai bisognosi e un cammino spirituale con il Pime-Pontificio istituto missioni estere: sarà inviata come volontaria associata del Pime nelle missioni della Thailandia. Elisabetta Pelucchi, di Cologno al Serio, dell'istituto missionario delle Saveriane di Parma, in possesso del baccellierato alla Facoltà teologica di Milano: sarà inviata in Thailandia. Giovanna Menni, di Monza, con esperienze missionarie in Tanzania, Ecuador e Bolivia: dopo aver compiuto un percorso di formazione fra le suore Domenicane del Santo Rosario di Melegnano, partirà nella missione della congregazione in Bolivia.
«È il vescovo che consegnerà loro il crocifisso – sottolineano al Centro missionario diocesano –. È lui infatti il primo missionario della sua Chiesa. Il contesto è quello di una Chiesa in preghiera, perché lo Spirito Santo possa guidare i passi di questi nuovi missionari, possa trasformarli sempre di più in strumenti docili al servizio del Vangelo per gli ultimi, possibilmente i più ultimi». I missionari esprimono la ricchezza di fede di una Chiesa che si apre all'altra. «Questa apertura è il dono offerto da questi missionari: un prete, tre religiose, quattro laici, fra cui una coppia di sposi. Il crocifisso che riceveranno sarà la realtà da annunciare. L'esperienza missionaria non è soltanto fare del bene, ma è annunciare, vivere e proporre Cristo come bene per eccellenza».