Palazzo Spampatti debutta in jazz

Risalente al '400, salvato dal degrado dopo due anni di restauri.Nella «Ca’ di sciure Elie» 25 appartamentie quattro uffici.La Pro loco: caso da imitare, così si rilancia il centro

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20/09/2008
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Il cortile interno illuminato
Un soffitto affrescato
Una parete affrescata e Guido Bombardieri, il jazzista protagonista del concerto inaugurale di questa sera

Saranno le note di un concerto jazz a inaugurare questa sera a Gandino Palazzo Spampatti, una delle perle più prestigiose del centro storico, di origine quattrocentesca, completamente ristrutturato dopo un articolato restauro portato a termine in collaborazione con la Soprintendenza ai beni architettonici e curato dallo Studio Servalli & Sironi di Bergamo.
A esibirsi nel giardino centrale sarà questa sera alle 21 il trio «Italian songs» formato da Guido Bombardieri, clarinettista, sassofonista e sessionman, protagonista nei festival di mezzo mondo, Patrizia Gregis, cantante versatile, e Valerio Baggio, compositore, arrangiatore e pianista che ha collaborato con cantanti del calibro di Bocelli, Bennato, D'Alessio, Morandi, Tozzi, Baglioni e Renato Zero.
«L'accostamento fra l'antico delle architetture restaurate e il moderno della musica jazz – spiega l'assessore alla Cultura, Filippo Servalli – è la sintesi di un progetto cui non possiamo che guardare con favore. È un'iniziativa privata di carattere immobiliare che riporta alla piena funzionalità un palazzo che correva il rischio di un totale degrado. Crediamo possa essere un esempio interessante che altri potrebbero seguire nel nostro centro storico, che merita di essere valorizzato».
Palazzo Spampatti sorge in via Dante, nella contrada di Cima Gandino, poco oltre l'antica chiesa di Santa Croce e la zona che i gandinesi identificano come «le quattro vie». Il corpo principale, il più antico del complesso, è caratterizzato da un porticato e da sale decorate con volte decorate con affreschi con motivi classici e musicali. Numerosi gli elementi architettonici arricchiti da particolari in pietra di Sarnico, non ultimo lo scalone a due rampe che conduce ai piani superiori. Il cortile interno ha mantenuto l'originale vasca adibita a peschiera, attorno alla quale si esibiranno i musicisti.
In paese il palazzo è noto come «la Ca' di sciure Elie», poiché le proprietarie originarie erano due sorelle, figlie di Elia Caccia, ricordate in paese come benefattrici per aver donato alla parrocchia agli inizi del Novecento il terreno su cui è sorto l'oratorio. Negli anni l'ala ovest del palazzo ospitò anche una filanda e un'officina, poi l'immobile restò disabitato per diversi decenni.
Il progetto di recupero è stato firmato dagli architetti Marco Paolo Servalli e Adele Sironi, dagli ingegneri Alessandro Caneva Zanini e Marco Myallonier e dal geometra Roberto Carissoni. Le opere sono state affidate all'inizio del 2006 all'impresa «Edile Asperianum srl» di Bergamo, mentre l'Immobiliare G di Bergamo cura il collocamento immobiliare.
Complessivamente la struttura è costituita da 12.000 metri quadrati cui si aggiungono 800 metri di giardino. La nuova distribuzione degli spazi prevede 25 appartamenti, quattro uffici e 61 box interrati. «Abbiamo dedicato particolare attenzione al recupero storico e artistico – spiega l'architetto Servalli –, ma anche alla qualità abitativa e alla funzionalità delle nuove residenze, dotati delle migliori tecnologie e dei necessari servizi accessori, comprese autorimesse interrate e ingressi indipendenti».
All'organizzazione della serata inaugurale ha aderito anche la Pro loco, impegnata insieme al Comune in attività di valorizzazione del centro storico. «Sui palazzi presenti a Gandino – conferma il presidente Lorenzo Aresi – installeremo delle placche segnaletiche con i dettagli salienti di carattere storico e architettonico. In questo contesto l'inaugurazione di Palazzo Spampatti è senza dubbio un tassello molto importante: non a caso la serata inaugurale è a ingresso libero, per consentire a tutti di entrare a palazzo e ammirarne il restauro».

Autore: 

Giambattista Gherardi

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