Successo per la festa della Consulta degli stranieri dedicata al Marocco
Qualcuno ha chiuso gli occhi e ha pensato per una sera di essere a Marrakesh. Ha avuto pieno successo a Gandino la serata organizzata dalla Consulta degli stranieri, istituita in Comune da alcuni anni allo scopo di promuovere progetti di integrazione per le diverse etnie che vivono in paese. «Nel mondo, fuori dal Comune» era il titolo della serata, con un efficace gioco di parole che sottolineava la particolare ambientazione, sulla piazza del Municipio.
«Abbiamo proposto – spiega Rguibi Abderraihim, originario del Marocco e neo-componente della Consulta eletta la scorsa primavera – un momento coinvolgente legato alle tradizioni del nostro Paese d'origine, che presentano una ricchezza davvero particolare che con orgoglio abbiamo offerto a tutti i gandinesi». Non si è trattato soltanto di una serata musicale, quanto di una vera e propria «full immersion» negli usi e costumi del Nord Africa. «Sul palco e fra la gente, accorsa molto numerosa, si è esibito il gruppo “Le stelle del Folclore”. E' una formazione di sette elementi originaria della città di Marrakesh. Hanno iniziato a ritrovarsi fuori dalla Medina per il piacere di suonare e per preparare particolari specialità gastronomiche. In Italia, da immigrati, hanno continuato questa attività e sono spesso protagonisti alle feste e ai matrimoni con strumenti tipici come il bendir o la ghàita». In Piazza Vittorio Veneto è stata allestita un'ambientazione tipica con tappeti e suppellettili originali. Agli spettatori è stato servito il tipico thè alla menta, caratteristico nel gusto e nella modalità con cui viene versato, e una serie di dolci particolari.
A presiedere la Consulta è un altro immigrato marocchino, Abdelaziz Zraiba, che ha accettato l'incarico per due anni, quando lascerà il posto all'attuale vicepresidente, di origine senegalese, Jean Marie Mendy. Proprio Jean Marie ha preso la parola sul palco nel corso della serata, per ringraziare quanti hanno collaborato alla riuscita serata e più in generale sono vicini, a Gandino, ai problemi degli immigrati. «Questa festa è stata il nostro grazie alla comunità gandinese – ha detto fra l'altro Jean Marie – al Comune, alla parrocchia, alla Caritas, all'Oratorio e alle scuole, che in tanti modi mostrano accoglienza e volontà di integrazione. Il lavoro della nostra Consulta è ancora lungo, ma l'entusiasmo e la collaborazione possono portarci lontano». Soddisfatto anche Francesco Bergamelli, capogruppo di maggioranza in Consiglio Comunale, che ha seguito sin dalla sua nascita, nel 2004, l'esperienza della Consulta. «Il coordinamento organizzativo non è stato facile, ma attraverso queste attività la Consulta degli stranieri dimostra un forte impegno per il dialogo e l'integrazione, che di questi tempi sono merce rara. Sono in cantiere altri progetti, quali la collaborazione con l'ufficio anagrafe per l'istituzione di una sorta di sportello immigrati nonchè varie attività da realizzarsi con le scuole. L'amministrazione non può quindi che complimentarsi per questo impegno».
«Abbiamo proposto – spiega Rguibi Abderraihim, originario del Marocco e neo-componente della Consulta eletta la scorsa primavera – un momento coinvolgente legato alle tradizioni del nostro Paese d'origine, che presentano una ricchezza davvero particolare che con orgoglio abbiamo offerto a tutti i gandinesi». Non si è trattato soltanto di una serata musicale, quanto di una vera e propria «full immersion» negli usi e costumi del Nord Africa. «Sul palco e fra la gente, accorsa molto numerosa, si è esibito il gruppo “Le stelle del Folclore”. E' una formazione di sette elementi originaria della città di Marrakesh. Hanno iniziato a ritrovarsi fuori dalla Medina per il piacere di suonare e per preparare particolari specialità gastronomiche. In Italia, da immigrati, hanno continuato questa attività e sono spesso protagonisti alle feste e ai matrimoni con strumenti tipici come il bendir o la ghàita». In Piazza Vittorio Veneto è stata allestita un'ambientazione tipica con tappeti e suppellettili originali. Agli spettatori è stato servito il tipico thè alla menta, caratteristico nel gusto e nella modalità con cui viene versato, e una serie di dolci particolari.
A presiedere la Consulta è un altro immigrato marocchino, Abdelaziz Zraiba, che ha accettato l'incarico per due anni, quando lascerà il posto all'attuale vicepresidente, di origine senegalese, Jean Marie Mendy. Proprio Jean Marie ha preso la parola sul palco nel corso della serata, per ringraziare quanti hanno collaborato alla riuscita serata e più in generale sono vicini, a Gandino, ai problemi degli immigrati. «Questa festa è stata il nostro grazie alla comunità gandinese – ha detto fra l'altro Jean Marie – al Comune, alla parrocchia, alla Caritas, all'Oratorio e alle scuole, che in tanti modi mostrano accoglienza e volontà di integrazione. Il lavoro della nostra Consulta è ancora lungo, ma l'entusiasmo e la collaborazione possono portarci lontano». Soddisfatto anche Francesco Bergamelli, capogruppo di maggioranza in Consiglio Comunale, che ha seguito sin dalla sua nascita, nel 2004, l'esperienza della Consulta. «Il coordinamento organizzativo non è stato facile, ma attraverso queste attività la Consulta degli stranieri dimostra un forte impegno per il dialogo e l'integrazione, che di questi tempi sono merce rara. Sono in cantiere altri progetti, quali la collaborazione con l'ufficio anagrafe per l'istituzione di una sorta di sportello immigrati nonchè varie attività da realizzarsi con le scuole. L'amministrazione non può quindi che complimentarsi per questo impegno».
Data di inserimento:
02-08-2008