Auto e moto sui sentieri La Val Gandino dice basta

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Data pubblicazione: 

25/07/2008
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Parcheggio selvaggio alla Malga Lunga
Uno scorcio della Montagnina
La nuova strada in località Fadei, nella zona di Valpiana
Più controlli e sanzioni inasprite sulle strade montane Il provvedimento sarà esteso alla intera Valle Seriana
Val Gandino Giro di vite in Val Gandino per chi scorrazza in auto e moto su mulattiere e strade di montagna, in barba ai divieti. E il provvedimento potrebbe estendersi a breve all'intera Valle Seriana. Nei giorni scorsi si è tenuta nel municipio di Gandino una riunione operativa coordinata dalla Comunità montana Val Seriana, alla quale hanno preso parte amministratori e responsabili dei corpi operativi, che hanno deciso un aumento dei controlli e un inasprimento delle sanzioni.

Stop a fuoristrada e motocross
Oltre all'assessore all'Agricoltura della Comunità, Sergio Anesa, ha fatto gli onori di casa il sindaco di Gandino, Gustavo Maccari. All'incontro hanno partecipato gli altri sindaci della Val Gandino, i primi cittadini di Sovere, Arialdo Pezzetti, e Ranzanico, Sergio Buelli, il comandante della Forestale di Vertova Erminio Gotti e il funzionario della Polizia provinciale, Daniele Carrara. «Negli ultimi anni – spiega Anesa – abbiamo assistito a un progressivo aumento di accessi alle strade montane con mezzi motorizzati non autorizzati, che nulla hanno a che vedere con i diritti, comunque regolamentati, di operatori agricoli e residenti. Si tratta di automobili e fuoristrada, ma anche, e sono molti, di motocross e quad». L'intesa raggiunta ha anche un valore di carattere politico, visto che si tratta di uno dei primi ambiti di stretta collaborazione fra enti territoriali, dopo che la Regione ha deliberato l'accorpamento in un unico soggetto delle Comunità montane della Val Seriana e della Val Cavallina.
Il problema viene avvertito con particolare attenzione dal Comune di Gandino, che si trova a gestire accessi montani particolarmente frequentati, come quelli che salgono verso la zona del Farno e della Montagnina oppure, sull'altro versante della vallata, verso Valpiana e la Malga Lunga. Queste strade sono ideali «rampe di lancio» per quanti scambiano le montagne per percorsi da rally.
«L'accesso carrabile alle nostre montagne – sottolinea il sindaco Maccari – è un servizio prezioso per agricoltori, allevatori ed escursionisti, se utilizzato con responsabilità e buon senso. La salvaguardia del territorio e la sua valorizzazione passa anche attraverso la possibilità di offrire a che ha seconde case accessi comodi e sicuri. In quest'ottica lo scorso anno abbiamo approvato la variante 4 del Piano regolatore, che ha reso possibili le due nuove strade realizzate in località Fadei. La presenza di molte case in questa zona rischiava di veder nascere una serie indefinita di strade e percorsi, mentre la variante ha indirizzato i privati a consorziarsi per ricercare soluzioni adeguate. È comunque di un ambito strettamente regolamentato e quindi non sono assolutamente tollerabili gli accessi di quanti ritengono di poter scorazzare impuniti, a volte anche fuori strada».

Multe salate e confisca del mezzo
Lo scorso settembre, in via sperimentale, il Comune di Gandino aveva emesso un'ordinanza per regolamentare gli accessi alla Malga Lunga, luogo simbolo delle lotte partigiane, che per poche decine di metri è in comune di Sovere. Nell'estate del 2006, la strada fu oggetto di importanti opere di messa in sicurezza e soprattutto fu asfaltato il tratto che dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli sale sino alla località Costa d'Olive.
«È stato un segnale importante – continua Maccari – anche se in questo caso non si tratta in senso stretto di strada agro-silvo pastorale. Per circa un anno abbiamo valutato la situazione, vagliando alcune ipotesi che tenessero in debito conto anche l'afflusso in zona di cacciatori e cercatori di funghi. La stessa associazione Anpi, che gestisce la Malga Lunga, è stata a suo tempo interessata al problema. L'ordinanza rappresenta il primo passo verso una regolamentazione più complessiva e partecipata».
L'ordinanza stabilisce che per mulattiere e strade di montagna valgano le norme del codice della strada. Chi sarà sorpreso in sella a motociclette e fuoristrada rischierà sanzioni per diverse centinaia di euro e persino la confisca del mezzo. Autorità e operatori presenti alla riunione coordinata dalla Comunità montana hanno deciso all'unanimità di porre un ulteriore freno agli accessi indiscriminati. Si è convenuto di dare mandato alla pPolizia locale, alla Forestale e alla polizia provinciale di inasprire controlli e sanzioni. Verranno infine valutate a breve le modalità per una convenzione con il Consorzio di polizia locale della Valle Seriana per monitorare, in particolar modo nei giorni festivi, strade e mulattiere di tutta la zona montana .

Autore: 

Giambattista Gherardi

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