Il turismo a Gandino riparte dall'antico Café

Due giovani scommettono sulla rinascita dell'hotel Ristrutturato il locale in auge dalla metà dell'800

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Data pubblicazione: 

03/05/2008
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L’albergo Centrale di Gandino negli anni Quaranta, nel momento clou della propria esistenza, quando fungeva da luogo di ritrovo anche per pagare le bollette
La facciata recentemente restaurata da due giovani imprenditori
Il turismo può essere una prospettiva importante per Gandino e la sua Valle. A confermarlo sono i dati positivi relativi alle attività ricreative che si moltiplicano sul territorio, ma anche, per esempio, gli ingressi al Museo della Basilica, che nel 2007 hanno superato quota tremila. A confermare un trend interessante c'è la novità, o meglio il ritorno, a Gandino di una struttura alberghiera pienamente funzionale. Stanno infatti per concludersi (ma la struttura è comunque già funzionante) i lavori di ristrutturazione che hanno riportato all'antico splendore l'Albergo Caffè Centrale, situato nella centralissima piazza Vittorio Veneto, di fronte al municipio, a lato del Salone della Valle. Davanti ai caratteristici tavoli all'aperto del locale si corre fra l'altro l'originale Corsa delle uova.
Il Café (come ancor oggi molti gandinesi definiscono il locale) affonda le proprie radici almeno nella prima metà dell'800, quando probabilmente vi era situata una locanda degli austro-ungarici e successivamente il ricovero comunale dei cavalli di servizio. A risollevarne le sorti sono due giovani imprenditori, Roberto ed Emanuela Caleca, che hanno puntato decisamente sul rilancio dell'attività che a partire dagli anni Settanta aveva vissuto alterne vicende, con numerosi cambi di gestione e un progressivo abbandono dell'attività alberghiera, complice un mercato in forte declino. «Siamo partiti nel giugno 2006 – spiega Roberto, 31 anni – con qualche timore per una scommessa che appariva difficile, ma anche con tanto entusiasmo, spronati da papà Emanuel, che vanta una lunga esperienza nel settore della ristorazione e ha creduto fino in fondo a questa sfida».
«Abbiamo compreso sin da subito – aggiunge Emanuela, 26 anni – che Gandino può rappresentare una nuova meta per il turismo, sia per gli aspetti locali legati all'arte e alla cultura che per un discorso più articolato, grazie alle proposte che la Pro loco porta avanti coordinando i gruppi del paese. Il collegamento viario è molto migliorato dopo l'apertura della nuova superstrada della Valle Seriana e nel raggio di pochi chilometri i nostri ospiti possono raggiungere l'aeroporto di Orio, ma anche Bergamo e Città Alta, l'altopiano di Selvino, Clusone, il lago d'Iseo oppure gli impianti sciistici di Colere, Lizzola e Monte Pora». Si tratta insomma di un ritorno all'antico, quando il Centrale era meta di turisti che trascorrevano a Gandino le vacanze estive o anche quelle invernali.
A raccontare l'atmosfera da belle époque di quegli anni è Angela Caccia, che ha gestito il Centrale dal 1954 al 1973, insieme al marito Ettore Gasparini, nipote dell'omonimo geometra varesino che nella seconda metà dell'800 giunse in Valle Seriana per i lavori della ferrovia Bergamo-Clusone. Sposatosi con Elvira Terzi ereditò l'attività che a Gandino veniva portata avanti da uno zio della moglie. «Il Centrale – racconta la signora Angela, nata nel 1923 – non era soltanto un albergo. Da noi si svolgeva una vera e propria attività di sportello in giorni fissi della settimana, i coltivatori diretti, gli artigiani, i sindacati. Nelle nostre sale i cittadini venivano per pagare le bollette. In sala avevamo una zona dove si esibiva un'orchestra e fummo fra i primi a dotare il locale dei comfort più moderni».
L'albergo, che conta 9 camere, è stato oggetto di un progetto radicale di ristrutturazione con abbattimento delle barriere architettoniche, curato dal geometra Bellarmino Moro e dall'impresa Edilpüra di Gandino. La prima fase, ormai ultimata, ha creato una nuova zona d'ingresso indipendente dal bar, spazi operativi più adeguati per la cucina e i servizi, una nuova sala da 80 posti al piano superiore. Ci sono camere climatizzate, con tv satellitare, collegamento a internet. Il secondo lotto prevede la creazione di due suites all'ultimo piano, con solarium, terrazza e zona benessere con bagno turco.
«Abbiamo fatto uno sforzo importante – sottolinea papà Emanuel Caleca, regista dell'operazione –, ma sono convinto che ne valga la pena».

Autore: 

Giambattista Gherardi

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