La Divina Commedia? Leggiamola insieme

Incontri tra la città e Gandino per iniziativa della «Dante Alighieri»: 220 gli iscritti alla Società

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Data pubblicazione: 

01/03/2008
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Dall’alto, in senso orario: il professor Franco Nembrini; la basilica di Gandino che ospiterà tre incontri; il presidente della «Dante Aligheri» Bonaventura Grumelli Pedrocca
Valorizzare la cultura italiana in ogni sua espressione, nel nome di Dante. Nel mezzo del cammino... verso primavera arriva in città e in provincia una serie di serate dedicate a alla Divina Commedia.
Sono occasioni di valorizzazione del nostro patrimonio letterario, che la Società Dante Alighieri intende salvaguardare e promuovere. La Società nacque nel 1889 grazie a un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè Carducci e ha propri comitati in Italia (un centinaio) e soprattutto nel mondo, dove sono 400 le unità operative.
Il comitato di Bergamo è presieduto dal conte Bonaventura Grumelli Pedrocca, vicepresidente della Provincia. «Il nostro scopo primario – spiega il segretario Gerardo Veneziani – è quello di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami dei connazionali all'estero con la madrepatria e alimentando tra gli stranieri l'amore per la cultura italiana. Il comitato di Bergamo nacque nei primissimi anni del '900, dopo che la Società venne riconosciuta ente morale con un regio decreto del 1893». Per il conseguimento delle proprie finalità, la «Dante Alighieri» opera in ogni parte del mondo. Ogni continente oggi può contare sull'attività instancabile delle sedi della «Dante», che non solo svolgono corsi di lingua italiana, ma anche manifestazioni culturali di vario genere destinate alle migliaia di soci e di studenti innamorati dell'Italia e desiderosi di conoscerla in tutti i suoi aspetti, dall'arte alla musica, dallo sport al cinema, alla letteratura. Per mezzo dei comitati all'estero la «Dante» istituisce e sussidia scuole, biblioteche, circoli e corsi di lingua e cultura italiana, diffonde libri e pubblicazioni, promuove conferenze, gite e manifestazioni artistiche, assegna premi e borse di studio. «Vitale è il legame che teniamo vivo con gli emigranti italiani. I primi del '900 erano anni di emigrazione, e non fu un caso che una delle nostre prime pubblicazioni fosse un manualetto stampato negli Usa per l'utilizzo dei medicinali, riservato agli immigrati che non comprendevano le istruzioni sanitarie in inglese». Dal '93 la «Dante» opera per la certificazione dell'italiano di qualità con un proprio certificato Plida (Progetto lingua italiana Dante Alighieri), che viene utilizzato dagli oriundi italiani all'estero e da molti stranieri che per lavoro o cultura vogliono apprendere l'italiano. «Gli sforzi promozionali vengono spesso rivolti ai giovani – continua Veneziani – e per questo abbiamo istituito un comitato apposito, guidato dal responsabile Alessandro Curtò. Grazie a loro il comitato di Bergamo, che conta circa 220 iscritti, ha un proprio sito Internet (www.ladantebg.it). In provincia è molto attivo anche un comitato a Treviglio».
Martedì alle 21 prenderà il via il ciclo di incontri in città, promosso dal Gruppo giovani, dal titolo «Alla ricerca dell'Io perduto». Si svolgerà al cinema Conca Verde di Longuelo con ingresso gratuito per tre martedì (gli altri incontri sono il 18 marzo e il 1° aprile). Relatore il professor Franco Nembrini, che ripercorrerà il viaggio del poeta attraverso le tre cantiche in una interpretazione di grande libertà e al tempo stesso fedele e rigorosa. L'idea del professor Nembrini è quella di svelare la bellezza contenuta nell'opera di Dante nella convinzione che questa possa parlare a tutti indistintamente, essendo imbevuta della storia personale di ognuno. «Le modalità di approccio alla letteratura sono essenziali – conclude Veneziani – e per questo anche l'originale e maestoso contesto della basilica di Gandino, dove si svolge il secondo ciclo di conferenze, è irripetibile».

Autore: 

Giambattista Gherardi

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