Gandino conferma Maccari: «L'impegno paga»

Al primo cittadino uscente oltre il 58% dei suffragi. Colombi resta vicesindaco, Carlo Repetti ai Servizi sociali

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29/05/2007
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Gandino riconferma sindaco il bancario in pensione Gustavo Maccari: la lista «Insieme per Gandino, Barzizza e Cirano - Maccari sindaco» si porta a casa 2.041 voti contro i 1.432 della Lega Nord, candidato sindaco Mirko Brignoli. Maccari, 63 anni, fin dal primo pomeriggio ha festeggiato quella che da subito si è prospettata come una vittoria. Nel quartier generale di via Papa Giovanni, tappezzato di ritagli di giornale con i resoconti delle opere e delle manifestazioni degli ultimi cinque anni, dalla porta spalancata ieri erano in molti ad entrare, anche solo per una stretta di mano.
«Questo risultato mi pare dia forza a chi è chiamato ad amministrare – ha commentato Gustavo Maccari – e paga l'impegno di tutti i miei consiglieri che hanno fatto in modo di rafforzare, anzi, di ribaltare, rispetto all'amministrazione leghista che ci aveva preceduti, il rapporto con i cittadini». Maccari si riferisce senza mezze parole «alle numerose cause ancora in essere tra Comune e cittadini – ha ricordato – ma anche all'esternalizzazione dell'Ufficio tecnico, dei Servizi sociali, Sport e Istruzione, che aveva affidato a società create ad hoc». Si ricomincia quindi nella continuità, nel paese regno dei vari tex e fil: «Mio vice rimarrà Roberto Colombi, che terrà l'assessorato al Bilancio e tributi – anticipa il sindaco –, mentre a sostituire il dottor Claudio Lazzaroni, assessore ai Servizi sociali, sarà un altro medico, Carlo Repetti».
E quanto a tempo libero da dedicare alla civitas gandinese, non dovrebbe mancarne, al sindaco. Sul volantino affisso nel tardo pomeriggio di ieri, un Maccari in fascia tricolore ringrazia tutti i cittadini che gli hanno ridato fiducia, chi lo ha sostenuto, «i miei compagni di viaggio, assessori, consiglieri e le loro famiglie – una nota a salvaguardia del ménage – che hanno saputo tollerare eventuali assenze dei loro congiunti», oltre ai dipendenti comunali e «quanti si sono adoperati per rendere il nostro paese più bello, più conosciuto, più degno della storia di cui è portatore». Infine un grazie sulla fiducia, in anticipo, «a coloro che hanno accettato la nuova sfida candidandosi nella mia lista».
Che sono Angelo Bertasa, architetto di 32 anni, Luca Bosio, imprenditore di 30 anni, Sergio Mapelli, 51 anni, responsabile logistica, Stefania Mistri, avvocato di 34 anni, e Carlo Repetti, il medico settantatreenne che ha già nel cappello l'assessorato ai Servizi sociali. La giovanissima Lia Aresi, impiegata di 19 anni, con 21 preferenze rimani fuori, insieme al primo dei non eletti, Fabio Rinaldi, 21 anni, operaio specializzato. Alle 19,30 puntuali, la casoncellata offerta da un supporter di Maccari & Co., nonché papà di un candidato, tanto per gradire. E l'assicurazione «che si punta sul turismo – aggiunge il riconfermato sindaco –: riproporremo la richiesta di finanziamento in Regione per il recupero della colonia del monte Farno, per farne un'attrattiva turistica, ma anche un punto di aggregazione, con una funzione sociale». Di venderla non si parla proprio.
Quanto al portafogli, che in Val Gandino non passa certo inosservato, «per cinque anni abbiamo resistito a offrire gli stessi servizi senza incidere sulle tariffe. Cercheremo tutte le forme di risparmio possibili, soprattutto per luce e riscaldamento – dice Maccari –. La volontà è di non toccare tasse e tariffe, se non obbligati dalle contingenze». E al candidato sconfitto? «A Brignoli auguro di poter fare il capogruppo e di portare avanti le sue idee in libertà, che non capiti come al suo predecessore, Sara Bonazzi».
Più abbottonati alla sede della Lega, a due passi dal municipio. «Mi spiace che i gandinesi, o almeno la loro maggioranza, non abbiano voluto capire l'immobilismo di questa amministrazione – commenta a caldo il candidato sindaco Mirko Brignoli –. Ringrazio comunque quanti ci hanno votato: faremo un'opposizione attenta e severa, ma anche costruttiva, perché Gandino non si può permettere di perdere altri cinque anni. Terremo d'occhio la realizzazione della bretella del Farno, ma anche la manutenzione ordinaria. Ricordo che in alcuni tratti le fognature fanno acqua e la buche nelle frazioni non si contano».
Niente ribaltoni, quindi, e una doppia conferma: quella di Maccari, e quella che i sondaggi bisogna sempre prenderli con le pinze. La Lega venerdì pronosticava infatti la vittoria con uno scarto di 10 punti percentuali.

Autore: 

Marta Todeschini

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