«Un comune sempre più aperto ai cittadini»

GUSTAVO MACCARI

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Data pubblicazione: 

21/05/2007
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Ci riprova, Gustavo Maccari, pensionato di 62 anni, sindaco dal 2002 a Gandino. Riprova a proseguire e completare quanto avviato in questo quinquennio alla guida del paese con la lista «Gandino, Barzizza e Cirano insieme per Maccari sindaco». Ci riprova a battere la Lega che la accusa di continuare a riproporre vecchie contrapposizioni? «Rimarco le differenze con i leghisti, sì: non voglio che i gandinesi dimentichino come hanno governato prima di noi». Eppure il suo concorrente Brignoli la invita a guardare avanti, non indietro. «Sono stato il primo a gioire quando ho saputo che la Lega puntava su un volto nuovo. Poi però ho visto che il metodo con cui si propone è identico a quello dei suoi predecessori. Ho visto anche che insieme a lui ci sono i soliti noti».
Di questo quinquennio,qual è l’operazione che più le sta a cuore? «Sono orgoglioso di aver trasformato un Comune chiuso in se stesso, autoreferenziale, in un municipio aperto: ora c’è un continuo scambio tra popolazione e amministrazione». Ma non è che con la smania di cambiare, avete fatto ritardare alcuni interventi attesi? «Non nego che quando cambia il segno di una gestione, si tenda a modificare alcune situazioni. Ma vorrei ricordare che dopo 25 anni di attesa, la palestra a Gandino l’abbiamo avviata noi. Idem per la bretella del Farno».
La sua è una lista civica vicino al centrosinistra? «Direi proprio di no. La mia è una lista trasversale davvero apolitica. L’unico che può definirsi in qualche modo vicino a un gruppo, quello dei liberali, sono io. I nostri avversari tendono a farci passare per "comunisti" col chiaro obiettivo di farci perdere voti in una terra moderata ». Ripropone gli uscenti? «In parte sì, in parte invece ci rinnoviamo. Nella mia squadra ci sono otto persone nuove, soprattutto giovani. Ancora non ho scelto gli assessori, deciderò anche in base alle indicazioni degli elettori».
Come ha impostato la campagna elettorale? «In maniera tradizionale, con incontri tra la gente e la distribuzione del programma alle famiglie. E con un sito internet da consultare».

Autore: 

Rosella del Castello

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