Ricomincia l’avventura dell’oratorio

Dopo l’incendio del 2000, riaperta la struttura inaugurata dal vescovo Amadei

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Data pubblicazione: 

13/05/2007
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«Benvenuto in questa casa, tu possa incontrare il Signore nella comunità che la abita».
La frase all’ingresso del nuovo oratorio di Gandino ben si adatta a sottolineare il clima di entusiasmo e la voglia di «ricominciare » che ha contraddistinto ieri l’inaugurazione della nuova struttura dedicata ai giovani, riaperta a sette anni dall’incendio che la devastò nel febbraio 2000. I festeggiamenti hanno preso le mosse nella basilica di Santa Maria Assunta, dove il vescovo Roberto Amadei ha concelebrato una Messa insieme al prevosto don Emilio Zanoli, al curato don Andrea Mazzoleni e a numerosi sacerdoti legati a Gandino per nascita o per avervi svolto il proprio ministero. La basilica era particolarmente gremita (con una folla stimabile in oltre 2.000 persone) e numerosi erano i ragazzi della catechesi, i bambini che proprio domenica scorsa hanno ricevuto la Prima Comunione.
Nell’omelia, monsignor Amadei ha sottolineato l’importanza nella società moderna di strutture d’aggregazione come l’oratorio, elemento primario di una catena educativa che pone la scoperta di Gesù quale missione principale e dialoga in maniera costruttiva con tutte le istituzioni: «È importantissimo creare un lavoro di squadra, fare in modo che i giovani vedano una società che mostri entusiasmo e presti loro attenzione responsabile e affetto sincero». Al termine della funzione il curato don Andrea Mazzoleni ha consegnato una pergamena, a nome di tutta la comunità, al prevosto don Emilio Zanoli, per la dedizione con cui ha seguito i lavori. Un lungo applauso ha sottolineato il gesto e avviato il corteo festoso che ha percorso le vie del centro storico, transitando in piazza Vittorio Veneto, con l’accompagnamento del Civico corpo musicale. Nutrite le rappresentanze dei gruppi dell’oratorio e del paese, radunati in via San Giovanni Bosco, dove il corteo si è concluso davanti alla nuova struttura.
Il sindaco Gustavo Maccari ha ricordato l’importanza di questa istituzione, ringraziando la parrocchia per l’impegno in campo sociale. Il progettista, Fabrizio Bertocchi, ha illustrato gli aspetti del progetto, dal costo complessivo di circa 4 milioni di euro. Sono stati consegnati due riconoscimenti ufficiali allo stesso Bertocchi e al capo cantiere Serafino Poloni. Don Emilio Zanoli ha ringraziato la comunità di Gandino e quanti in tantissimi modi hanno fatto in modo che l’opera potesse essere portata a buon fine. Il vescovo ha impartito la benedizione e un’ovazione calorosa, accompagnata dal volo di tanti palloncini colorati, ha salutato il taglio del grande nastro giallo, realizzato dai ragazzi della catechesi, che portava la storica data di ieri.
La cittadinanza ha poi visitato gli ambienti rinnovati, tra cui il campo di calcio in erba sintetica, i nuovi spogliatoi, il magazzino interrato e il bar. Stasera il via a una settimana di festa con il musical «Il sogno di Giuseppe», in scena nel cineteatro Loverini, e nel corso della settimana incontri dedicati alle famiglie, ai giovani, e allo sport.

Autore: 

Gian Battista Gherardi

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