Opere, slittano scuole e caserma

Quest'anno si sistema la baita Monte Alto. Medie a nuovo nel 2008

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29/03/2007
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La baita Monte Alto diventerà un bivacco e verrà affidata al Cai.
Il Consiglio comunale di Gandino ha approvato a maggioranza, allo scoccare della mezzanotte dell'ultima seduta, il bilancio di previsione, annuale 2007 e triennale 2007-2009, oltre al Piano delle opere pubbliche previste per il prossimo triennio. Quest'ultimo prevede interventi per complessivi 2.332.373 euro di cui 564.373 per il 2007, 568.000 per il 2008 e 1.200.000 per il 2009.
Il programma del triennio prevede nel primo anno interventi di ristrutturazione nell'ambito del Piano integrato per la competitività del sistema (344.000 euro) per interventi strutturali su ambienti di lavoro nell'ambito del comparto commercio e artigianato e il recupero della baita Monte Alto (220.373 euro con contributo regionale), una cascina da sistemare a fini turistici e da destinare a bivacco-rifugio, che verrà dato in gestione al Cai.
Per il secondo anno sono previsti interventi di manutenzione straordinaria per l'adeguamento delle scuole medie (120.000 euro), con la messa in sicurezza e l'abbattimento delle barriere architettoniche, posticipata di un anno, la realizzazione della bretella di collegamento per il monte Farno (primo lotto da 448.000 euro), un intervento previsto per il 2009 e anticipato al 2008. Nel piano del 2009 figurano la costruzione della caserma consortile dei Carabinieri (1.200.000 euro, slittata di un anno).
A causa delle ristrettezze di bilancio sono stati eliminati il recupero di baite montane (500.000 euro) previsto per il 2009 e il rifacimento delle fognature di varie vie comunali (1.000.000 di euro) previsto per il 2007. La votazione ha visto il voto contrario della Lega. Quindi si è passati al bilancio, presentato dall'assessore Roberto Colombi che ha letto una breve relazione illustrativa in cui ha evidenziato gli elementi essenziali del documento. Al termine si è passati all'approvazione: voto contrario è stato espresso dalla minoranza (Lega Nord), critica nei confronti del documento per una serie di ragioni, elencate dal capogruppo Marco Ongaro, tra le quali «la diminuzione delle spese nel Piano per il diritto allo studio, la mancanza di una relazione della giunta, la svendita di alcune proprietà comunali e l'assenza di servizi a domanda individuale». Nella replica il sindaco Gustavo Maccari ha accusato l'opposizione di «svolgere un ruolo di critica fine a se stessa e di non essere capace di proporre ipotesi di soluzioni diverse vantaggiose per la popolazione». Per la maggioranza il capogruppo Filippo Servalli, nell'annunciare voto favorevole, ha sottolineato come i servizi alla persona siano rimasti invariati e che a limitare gli interventi dell'Amministrazione «abbiano contribuito anche i debiti fuori bilancio ereditati dall'Amministrazione precedente». La seduta si è conclusa con l'approvazione di una spesa di 212.000 euro che il Comune è stato condannato a pagare dal Tribunale, nel 2006, per una causa persa nei confronti di alcuni cittadini residenti in via Redorta le cui case erano state danneggiate nel 1998 da una voragine formatasi nel sottosuolo e causata dall'acquedotto. La Lega Nord, che ha votato contro, avrebbe preferito che il Comune non pagasse e ricorresse in appello.
In precedenza il Consiglio aveva affrontato diverse questioni riguardanti la modifica ai regolamenti riguardanti le aliquote Irpef, l'Ici, Tosap. L'aliquota dell'addizionale Irpef è stata confermata nella misura dello 0,1% e l'Ici al 5,8 per mille per la prima casa, al 5 per la seconda e i terreni, con la detrazione di 154,94 euro.

Autore: 

Franco Irranca

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