Sono passati trent'anni da quando, nel 1976, per volontà dei dieci Comuni consorziati (Casnigo, Cazzano, Cene, Colzate, Fiorano, Gandino, Gazzaniga, Leffe, Peia e Vertova) sorse il Centro sportivo intitolato a Pietro Radici, la cui famiglia contribuì in modo determinante alla realizzazione dell'impianto, donando il terreno su cui venne costruito.
Era allora un gioiello sotto il profilo tecnico e funzionale, unica realtà nel suo genere in valle con piscine e palestra, tale da costituire un polo di attrazione per i paesi della media valle e punto di riferimento per un bacino di utenza di circa 90.000 abitanti. Per un ventennio il centro fu sede della scuola di nuoto e nel 1980 divenne punto di riferimento per la pallavolo nazionale. Poi, con l'usura delle strutture, venne il declino che culminò con il fallimento della società di gestione. L'impianto fu chiuso e rimase inattivo per cinque anni. Fu la volontà dei Comuni consorziati a deciderne la rinascita: nel 2002 riaprirono le piscine coperte, nel 2004 quelle esterne. Il centro fu potenziato e oggi è tornato a essere una realtà più viva e funzionale di prima. Per completare l'opera restava da mettere mano al palazzetto dello sport, in abbandono da anni. Un intervento di recupero che, iniziato due anni fa, è giunto a metà strada. In questi giorni procedono, infatti, i lavori di ristrutturazione dell'ex palestra per la realizzazione di un impianto polifunzionale coperto che ospiterà una palestra dedicata al fitness e una pista di atletica da utilizzare per allenamenti.
Il progetto a firma degli ingegneri Giuliano Visinoni e Fabrizio Carminati è volto al recupero completo di una struttura in parte già utilizzata per attività di cardio-fitness. I lavori in corso consentiranno il recupero completo del complesso in cui troveranno spazio nuove iniziative e nuove attività destinate allo sport e al benessere fisico. «L'impresa appaltatrice – spiega il presidente del consiglio di amministrazione, Pietro Nodari – ha portato a termine i lavori al piano terra dove è stata realizzata la prima metà della palestra; è stata gettata la soletta del piano superiore che sosterrà l'anello per l'atletica e sono state portate a termine le opere murarie portanti di una delle curve della pista. Entro aprile la palestra di fitness già funzionante verrà spostata nella parte nuova, per quella data completata, in modo da poter eseguire, sui due piani, la parte restante dei lavori, col completamento della pista il cui diametro maggiore sarà di 120 metri. Entro l'autunno del 2008 si prevede che tutti i lavori saranno terminati e le nuove strutture rese agibili». Al piano terra sono previste, oltre alla palestra, tre sale per i corsi di varie specialità sportive e lo spazio per l'attivazione di un servizio medico sportivo per la riabilitazione.
Sulle vicende del centro polisportivo grava l'ombra del dissenso di due dei dieci Comuni azionisti della società (Gazzaniga e Fiorano al Serio) che hanno espresso la loro contrarietà alla realizzazione delle nuove opere per il fitness, ritenute non compatibili con le finalità statutarie del centro, e considerano illegittimo l'impegno ventennale per il finanziamento dell'aumento di capitale per attuare le opere. Il presidente Nodari è però ottimista: «Noi perseguiamo l'attuazione del progetto approvato da tutti i Comuni che hanno finanziato l'aumento di capitale. Giudichiamo l'opera di grande utilità per le comunità. Si tratta di spazi notevoli, circa 1.100 metri quadrati per piano, recuperati all'attività sportiva e solo in minima parte al fitness, con l'impegno di consistenti risorse: 1.820.000 euro, di cui 360.000 finanziati dalla Regione, 300.000 ottenuti tramite la Comunità montana e il resto, circa 1 milione, a carico dei Comuni».
Era allora un gioiello sotto il profilo tecnico e funzionale, unica realtà nel suo genere in valle con piscine e palestra, tale da costituire un polo di attrazione per i paesi della media valle e punto di riferimento per un bacino di utenza di circa 90.000 abitanti. Per un ventennio il centro fu sede della scuola di nuoto e nel 1980 divenne punto di riferimento per la pallavolo nazionale. Poi, con l'usura delle strutture, venne il declino che culminò con il fallimento della società di gestione. L'impianto fu chiuso e rimase inattivo per cinque anni. Fu la volontà dei Comuni consorziati a deciderne la rinascita: nel 2002 riaprirono le piscine coperte, nel 2004 quelle esterne. Il centro fu potenziato e oggi è tornato a essere una realtà più viva e funzionale di prima. Per completare l'opera restava da mettere mano al palazzetto dello sport, in abbandono da anni. Un intervento di recupero che, iniziato due anni fa, è giunto a metà strada. In questi giorni procedono, infatti, i lavori di ristrutturazione dell'ex palestra per la realizzazione di un impianto polifunzionale coperto che ospiterà una palestra dedicata al fitness e una pista di atletica da utilizzare per allenamenti.
Il progetto a firma degli ingegneri Giuliano Visinoni e Fabrizio Carminati è volto al recupero completo di una struttura in parte già utilizzata per attività di cardio-fitness. I lavori in corso consentiranno il recupero completo del complesso in cui troveranno spazio nuove iniziative e nuove attività destinate allo sport e al benessere fisico. «L'impresa appaltatrice – spiega il presidente del consiglio di amministrazione, Pietro Nodari – ha portato a termine i lavori al piano terra dove è stata realizzata la prima metà della palestra; è stata gettata la soletta del piano superiore che sosterrà l'anello per l'atletica e sono state portate a termine le opere murarie portanti di una delle curve della pista. Entro aprile la palestra di fitness già funzionante verrà spostata nella parte nuova, per quella data completata, in modo da poter eseguire, sui due piani, la parte restante dei lavori, col completamento della pista il cui diametro maggiore sarà di 120 metri. Entro l'autunno del 2008 si prevede che tutti i lavori saranno terminati e le nuove strutture rese agibili». Al piano terra sono previste, oltre alla palestra, tre sale per i corsi di varie specialità sportive e lo spazio per l'attivazione di un servizio medico sportivo per la riabilitazione.
Sulle vicende del centro polisportivo grava l'ombra del dissenso di due dei dieci Comuni azionisti della società (Gazzaniga e Fiorano al Serio) che hanno espresso la loro contrarietà alla realizzazione delle nuove opere per il fitness, ritenute non compatibili con le finalità statutarie del centro, e considerano illegittimo l'impegno ventennale per il finanziamento dell'aumento di capitale per attuare le opere. Il presidente Nodari è però ottimista: «Noi perseguiamo l'attuazione del progetto approvato da tutti i Comuni che hanno finanziato l'aumento di capitale. Giudichiamo l'opera di grande utilità per le comunità. Si tratta di spazi notevoli, circa 1.100 metri quadrati per piano, recuperati all'attività sportiva e solo in minima parte al fitness, con l'impegno di consistenti risorse: 1.820.000 euro, di cui 360.000 finanziati dalla Regione, 300.000 ottenuti tramite la Comunità montana e il resto, circa 1 milione, a carico dei Comuni».
Data di inserimento:
28-03-2007