Marco Ongaro: “Valuteremo se fare una lista, il bilancio attuale di Gandino è disastroso”

LA MINORANZA CONTESTA LA STRADA CHIUSA PER IL FARNO

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17/11/2006
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Il segretario della sezione della Lega Nord Padania, Marco Ongaro, già Sindaco di Gandino, è fuori del cantiere chiuso di quella che dovrebbe diventare la nuova bretella per il Farno e sgravare dal traffico il centro della frazione di Barzizza: “Qui siamo in via Ca de Pì e come vede il cantiere è chiuso, esattamente da sette mesi. Noi l’avevamo in progetto e già finanziato e la strada sarebbe stata pronta a fine 2002, siamo invece a fine 2006 le prospettive non lasciano prevedere soluzioni a breve termine. Il centro di Barzizza è spesso congestionato da chi si reca al monte Farno e già in occasione del convegno sull’elisoccorso gli abitanti volevano bloccare la strada per protesta. È una strada attesa dai Gandinesi, ma ferma perché l’attuale amministrazione non ha rispettato le prescrizioni, di Comunità Montana, Provincia e Geologo incaricato. Guardi dove c’è questo terrapieno avrebbe dovuto essere costruito un ponte, la strada poi declina verso il monte e non verso valle come prescritto, e già ci sono i segni dell’erosione delle acque che non vengono scaricate correttamente. Cosa peggiore poi la pendenza di quel muro di contenimento che anche ad occhio nudo mostra il suo cedimento… e la strada nemmeno è finita”.
Le vostre obiezioni sul servizio che questa strada porterà: “Questa bretella, a cui è stato cambiato il percorso originale perché considerato troppo ripido, ora casualmente, va a servire le abitazioni di parenti di consiglieri comunali, il cugino di un consigliere comunale, la zia dell’assessore alle consulte Rosaria Piccinali, la cognata dell’ex assessore ai lavori pubblici, dimessosi subito dopo per motivi non ben specificati. È stata fatta persino una variante al piano regolatore che non è passata al primo consiglio perché ben 5 consiglieri si sono assentati per gradi di parentela coi beneficiari, variante poi sdoppiata e passata comunque. Insomma un progetto pasticciato da qualsiasi parte lo guardi, e cosa ancor più grave che se portato a termine, sarà comunque zoppo. Con la stessa cifra, di 600.000 euro, con la quale noi avevamo compreso anche l’allargamento di tutta via Ca de Pì, e sistemato l’innesto con via Macallè ora si avrà forse la sola strada. Del resto i conti questa amministrazione ha dimostrato di non essere in grado di farli. Come diceva giustamente il Sindaco di Leffe sul vostro giornale, questa amministrazione fatta tutta di pensionati avrebbe potuto avere tempo e metodo per fare le cose con calma e a puntino invece oggi c’è un buco da 44.000 euro che tende solo a dilatarsi”.

A primavera ci sarà il rinnovo elettorale, lei pensa di ricandidarsi come Sindaco? “Al momento mi è stato dato ufficialmente l’incarico dalla sede della lega per vagliare l’opportunità di rifare una lista della Lega a Gandino. Se non fossimo legati ad un partito, ad una segreteria avremmo lasciato perdere da tempo. Già una volta siamo intervenuti per sistemare le cose oggi purtroppo la situazione è a dir poco disastrosa e prima di parlare di candidature è opportuno capire se ci sono spazi per porre un eventuale rimedio ai danni fatti”.

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C. B.

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