Valle Seriana, in calo i boschi cancellati dalle fiamme

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14/01/2007
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Per il servizio volontario antincendio boschivo svolto dalla Comunità montana Valle Seriana il 2006 è stato un anno positivo, nel senso che gli incendi sui quali le squadre sono intervenute si sono ridotti a 5 (erano stati 14 nel 2005) e hanno interessato un'area di 26 ettari (4,45 nell'anno precedente). Nell'anno appena concluso si è confermata, pertanto, la tendenza in atto da qualche tempo che vede una notevole diminuzione degli episodi colposi o dolosi: nell'arco dei dodici mesi appena trascorsi si sono verificati incendi nei mesi di marzo (territorio di Colzate località Segredont), in aprile (tra Ponte Nossa e Casnigo , al ponte del Costone e monte Frol), in maggio (Alzano , monte Castello), in giugno (Casnigo, sopra la cava Scamoter) e nell'ultimo scorcio dell'anno, il 28 e 29 dicembre (tra Vertova e Colzate, Valle Belö-Bliben).
In tutte le occasioni i danni di natura ambientale sono stati limitati avendo il fuoco interessato zone a incolto, a ceduo, ceduo degradato e rupestre. In due occasioni la natura impervia del terreno ha richiesto l'intervento di uno o più elicotteri e mezzi della Regione e della Protezione civile (tra cui anche un Canadair) che si sono riforniti nelle vasche allestite in apposite zone in quota o sul fondovalle. Il bilancio positivo dell'annata trova la sua spiegazione – come si legge nella relazione predisposta dall'ufficio competente della Comunità montana, a firma del presidente Bernardo Mignani e del consigliere delegato alla Protezione civile, Riccardo Noris – principalmente all'attività di prevenzione posta in atto da tempo e che ha i suoi punti di forza in diverse iniziative: il pascolamento delle zone a rischio con gli ovini e gli asini, iniziato nel 1999 e interessante alcune zone più frequentemente soggette agli incendi, quali monte Cereto, Rucla e monte Podona, nei comuni di Albino , Nembro e Selvino , monte Farno e Val d'Agro, in comune di Gandino , ai margini degli alpeggi Guazza e Montagnina; la manutenzione dei sentieri e delle fasce tagliafuoco in diverse località a opera dei volontari con l'impiego di numerose giornate di lavoro e mettendo in sicurezza alcune aree alla base del monte Colletto (Alzano), in Valvertova, lungo la provinciale Orezzo-Ganda (Gazzaniga ), e in località Colle Morona (Aviatico ) nonché lungo la strada per la Val Piana e le pendici del monte Corno (Gandino).
Analogamente si è proceduto al taglio a raso della vegetazione erbacea lungo tutta la fascia a margine della strada che dal Ponte del Costone arriva sino al bivio della Valle del Riso, tratto dove si registrano ogni anno incendi di natura dolosa. «I cambiamenti climatici con lunghi periodi di siccità e di caldo, come si è verificato lo scorso anno – commenta Giancarlo Moioli, il funzionario responsabile del servizio antincendio della Comunità montana, a proposito degli incendi registrati nel maggio e giugno 2006 – vanno spostando sempre più in avanti la stagione tradizionale degli incendi e allungando i periodi a rischio. È uno degli aspetti collaterali dell'effetto serra che si farà sempre più sentire se non si arresterà la forsennata corsa ai consumi energetici che inquinano e stravolgono gli equilibri ambientali».

Autore: 

Franco Irranca

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